Mostra a cura di Marco Delogu che il Macro ospita dal 22 luglio al 20 settembre 2015. Francesco Francaviglia, fotografo tra i più interessanti nel panorama attuale italiano, vincitore del premio FIAF 2014 e ospite, lo scorso anno, presso la Galleria degli Uffizi di Firenze.
La mostra, in linea con la cronaca contemporanea, vuole essere un momento di riflessione sulle tragedie che hanno visto negli ultimi decenni trasformarsi in teatro di stragi i paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Il progetto si sviluppa a partire dai ritratti de “Le Donne del digiuno”, narrazione di uno degli eventi più importanti della reazione della società civile alle stragi mafiose di Capaci e Via D’Amelio, e si evolve con i ritratti degli immigrati che attraverso il deserto e il Mediterraneo approdano sulle coste italiane in cerca di salvezza. Il suo nuovo lavoro, in esclusiva per il Macro, racconta attraverso i volti e l’oscurità che li circonda le contraddizioni dei popoli che si affacciano sullo stesso mare. Il Mediterraneo ormai diventato, al tempo stesso, testimone di atrocità ma anche luogo per una possibile salvezza.
La mostra è stata inaugurata il 21 luglio alla presenza del Sostituto Procuratore Nazionale, Franca Imbergamo che, nel testo di introduzione alla mostra, tra l’altro, scrive: “C’è un convitato di pietra in ogni foto ed è la Giustizia, cercata da tutti i protagonisti dei ritratti, umiliata da chi li ha costretti alla fuga o alla sopravvivenza nell’inferno dei territori in guerra o ancora imperiosamente richiesta dal coraggio della rivolta delle donne del digiuno”.
Dal 1990 ad oggi sono morti nel Mar Mediterraneo 25.993 migranti, in gran parte richiedenti asilo, rifugiati e profughi in cerca di salvezza. Il mare che dovrebbe essere la via per l’incontro delle culture, è invece diventato il cimitero dei disperati. Fra le cosiddette stragi del Mediterraneo anche il conflitto tra Israele e Palestina.
Un ampio percorso che affronta il tema della memoria declinandola al presente, del diritto alla vita e della dignità dell’uomo. Catastrofi umanitarie che hanno contato migliaia di morti in cui enormi sono le responsabilità degli Stati ed anche di chi si volta dall’altra parte.
In occasione della mostra, l’editore BAM (Bottega Antonio Manta) pubblica, in edizione limitata e numerata, il libroFRANCESCO FRANCAVIGLIA MEDITERRANEAN DARKNESS, che contiene anche una stampa inedita FineArt autografata dall’autore e il QR code per il free download del sound project della mostra.
Il libro, a cura di Franca Imbergamo, include testi di Luisa Morgantini già Vice Presidente del Parlamento Europeo, Salvo Palazzolo giornalista de La Repubblica, Lirio Abbate giornalista de L’Espresso, Augusto Pieroni storico e critico d’arte contemporanea e del fotografo Mustafa Sabbagh.