Per valorizzare l’industria culturale in Ungheria, l’Istituto di cultura italiana a Budapest ha coinvolto l’università La Sapienza in un’iniziativa tutta dedicata ai giovani talenti.“Budapest, percorsi di moda e successo è un’iniziativa che nasce con lo scopo di valorizzare giovani italiani di talento ma anche di comunicare a un pubblico straniero che, accanto ai grandi nomi, la moda italiana conta anche numerosi nuovi protagonisti, quelli della moda di domani”: Gina Giannotti, responsabile dell’Istituto italiano di cultura a Budapest, racconta così l’iniziativa, organizzata in collaborazione con l’università La Sapienza, che ha visto protagonisti, dal 9 all’11 maggio, giovani stilisti italiani e ungheresi affiancati, in un percorso di promozione non solo della creatività ma anche del prodotto. “Vogliamo mettere in mostra una generazione di creatori che si è formata nelle scuole specializzate, in Italia e all’estero, che ama l’arte contemporanea e l’architettura, e che vuole confrontarsi – e non teme di farlo – per ridefinire un’identità italiana nel panorama della moda contemporanea”. Per fare questo, Giannotti ha lavorato in collaborazione con Andrea Carteny, docente di Storia dell’Europa Centrale, che durante un incontro ha raccontato a Giannotti delle molte attività del corso di Scienze della moda e del costume della Sapienza e dell’interesse da parte di alcuni docenti del corso di valorizzare i giovani stilisti italiani, anche attraverso il progetto Sapienza Fashionindex. “Poichè l’IIC di Budapest ha come filo conduttore principale della sua programmazione l’Italia contemporanea, la valorizzazione delle industrie culturali e dei territori” continua Giannotti “ho trovato interessante sviluppare – in questo contesto – il tema della moda organizzando un evento nella splendida sede dell’IIC in collaborazione con l’ateneo romano” . Ateneo che, attraverso il lavoro di Carteny, ha selezionato quattro giovani designer- Flavia La Rocca, Gianluca Tamburini, Nayra Laise e Stefano Ughetti– che il docente definisce “caratterizzati da un profilo all’avanguardia e che osa, sia per i contenuti sia per lo stile, e nella scelta dei materiali e delle lavorazioni”. Come sottolinea lo stesso Carteny, infatti, l’Ungheria è tra le nazioni più moderne e all’avanguardia dell’Europa centrale, in cui vengono registrati un gran numero di brevetti, sensibile all’innovazione e caratterizzato da una popolazione giovane e dinamica. Particolarità dell’evento, che Carteny ci tiene a sottolineare, è “la valorizzazione del prodotto fashion in un contesto non solo espositivo ma in un ambito connesso con l’economia, in cui saranno ospitati anche rappresentanti delle Camere di commercio: perché è importante far conoscere le creazioni da un punto di vista artistico ma anche aiutare i giovani talenti a esportarle e a venderle”.
Claudia Proietti