Il Circolo degli Artisti di Roma ha ospitato sabato 16 gennaio il concerto di Giorgio Canali. Chitarrista e grande esperto del suono, il romagnolo Canali inizia la propria carriera musicale alla fine degli anni ’70 in varie band punk rock, ma negli anni ’80 l’ascesa della musica elettronica nella scena musicale italiana ed internazionale lo porta a seguire questo filone e a formare, insieme a Roberto Zoli, il Politrio. L’esperienza nel campo tecnico musicale lo porta a ricoprire il ruolo di tecnico del suono per diversi gruppi, tra cui i Litfiba e la PFM. Durante un tour in Unione Sovietica insieme ai Litfiba, conosce i CCCP, e nel 1990 ne entra a far parte come chitarrista. Dopo lo scioglimento del gruppo negli anni ’90, Canali si trasferisce stabilmente in Francia, dove collabora tra gli altri con i Noir Desir, prima di rientrare in Italia nel ’92 e formare il Consorzio Suonatori Indipendenti insieme ad alcuni ex membri dei CCCP. La sua attività musicale culmina con la pubblicazione dell’album solista “Che fine ha fatto Lazlotòz” del 1998. Dopo la fine dei CSI intraprende stabilmente la carriera solista e collabora con innumerevoli gruppi nazionali ed internazionali come Timoria, PFM, Marlene Kuntz e Quinto Stato. L’ultimo album inciso nel 2009 insieme ai Rossofuoco, è intitolato “Nostra signora della dinamite”, e comprende dieci brani inediti intensi ed originali, segnati da impegno sociale e poesia.
Il concerto registra il tutto esaurito, e lo spettacolo è garantito. A 52 anni Canali ha l’energia e la scioltezza in grado di competere largamente con le giovani band dei giorni nostri, doti canore rimaste immutate e caratteristiche proprie del genere, e si presenta allo stesso tempo intimo e musicalmente forte. Il concerto parte con i pezzi maggiormente melodici come “Quello della foto” per poi viaggiare verso il rock più intenso, stimolando lentamente la partecipazione del pubblico che si scalda man mano. Ottima la band dei che accompagna Canali, i Rossofuoco, che eleva il valore tecnico dell’esibizione. Canali ha proposto durante il concerto alcuni dei pezzi dell’ultimo lavoro, come “Lezioni di poesia”, “Schegge vaganti”, “Nostra signora della dinamite” e l’acclamatissima “Nuvole senza Messico”. Immancabilmente nel finale sono stati proposti a grande richiesta i classici come “Precipito” e “No pasaran“, eseguito anche come bis. I tanti fan di Canali presenti allo show sono rimasti estasiati e personalmente credo che l’esibizione non abbia lasciato dubbi sulle straordinarie capacità di questo artista-guru del rock italiano.
Vincenzo Pietropinto