Dal 15 ottobre 2015 al 7 febbraio 2016 il Complesso del Vittoriano ospita l’imperdibile mostra Dal Musée d’Orsay IMPRESSIONISTI. Tête à tête, curata da Guy Cogeval e organizzata da Comunicare Organizzando con il coordinamento di Alessandro Nicosia. Tra dipinti e sculture sono oltre sessanta le opere esposte al pubblico, tutte realizzate dai più grandi nomi dell’Impressionismo francese. Edouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Frédéric Bazille, Camille Pissarro, Paul Cézanne, Berthe Morisot, Auguste Rodin sono solo alcuni degli artisti che popolano la rassegna incorniciata nelle splendide sale del complesso museale di piazza Venezia a due passi dai suggestivi Fori Imperiali. Con questo movimento di artisti inizialmente “reietti” la pittura ufficiale – quella di tipo storico, religioso e allegorico – perde infatti la sua primazia. I quadri di questi avanguardisti delle arti visive più contemporanee (sì perché gli impressionisti influenzarono non solo la pittura e la scultura ma anche la fotografia) si animano di immagini vivide della contemporaneità. Per cogliere quel momento fugace trasformandolo in arte, gli impressionisti abbandonarono il chiuso atelier tradizionale, sperimentando la pittura en plein air. Seppero giocare soprattutto con la luce come mezzo espressivo, offrendo così uno straordinario ritratto della società parigina del secondo Ottocento. Dagli autoritratti come quello di Paul Cézanne del 1875 al ritratto di Edgar Degas al nonno Hilaire de Gas (1857) fino al quadro che Frédéric Bazille fece di un giovane e sfrontato Pierre-Auguste Renoir (1867) con i piedi su una sedia si coglie la loro volontà di rompere con l’iconografia tradizionale. Tra i capolavori in mostra spiccano alcune tele celebri come Il Balcone (1890) di Edouard Manet con Berthe Morisot come musa, proprio lei che fu l’unica donna protagonista del movimento e che vide riconosciuto il proprio talento molti anni dopo rispetto agli altri artisti del gruppo. Ancora di Manet c’è da segnalare il ritratto di Stéphane Mallarmé (1876) in un atteggiamento rilassato, che racconta l’intimità tra due amici che si incontrano di frequente per discutere di arte. Ci sono poi alcuni splendidi Cézanne come L’altalena (1876), Donna con caffettiera (1890-1895) e Il giocatore di Carte (1890-1892). Per dirla con Émile Zola, che già nel 1868 ne aveva colto la grandezza, gli impressionisti “sono pittori che amano il loro tempo. Cercano prima di tutto di penetrare figure prese dalla vita e le hanno dipinte con tutto l’amore che provano per i soggetti moderni”.
Pasquale Musella