Una grande retrospettiva sul fotografo francese Henri Cartier-Bresson è in programma al Museo dell’Ara Pacis di Roma. A dieci anni esatti dalla morte del grande artista viene realizzato questo evento-omaggio dalCentre Pompidou di Parigi in collaborazione con la Fondazione Henri Cartier-Bresson, promosso da Roma Capitale Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e prodotto da Contrasto e Zètema Progetto Cultura. La curatela è stata affidata a Clément Chéroux, importante storico della fotografia e curatore presso il Centre Pompidou nonché, in passato, borsista dell’Accademia di Francia di Roma – Villa Medici. Genio della composizione dalla straordinaria intuizione visiva, Cartier-Bresson è stato uno dei più grandi fotografi del XX secolo, capace di cogliere con il suo obiettivo i momenti più illusori e quelli più insignificanti. Nella sua lunga vita artistica, viaggiando in tutto il mondo, ha saputo unire nei suoi scatti la forza della testimonianza e la poeticità delle immagini. La sua carriera si divide in tre fasi principali: la prima, che arriva fino al 1935, nella quale frequenta i Surrealisti, muove i primi pasi nella fotografia e compie i primi viaggi; la seconda, fino al 1946, corrisponde all’impegno politico e al lavoro per la stampa comunista nonché all’esperienza nel cinema; la terza, fino al 1970, va dalla creazione della cooperativa Magnum Photos alla conclusione della sua carriera come fotografo. È dunque riduttivo pensare che nella sua vita ci sia stato un solo momento decisivo, a lungo cercato dagli studiosi. Bisogna ammettere che sono esistiti diversi Cartier-Bresson e questa mostra ha il coraggio e l’ambizione di volerlo dimostrare. L’esposizione propone una nuova lettura dell’opera di Cartier-Bresson coprendo l’intero arco della sua produzione attraverso i circa 500 lavori tra fotografie, disegni, dipinti, film e documenti, che riuniscono le icone ma anche le immagini meno conosciute del grande maestro: 350 stampe vintage d’epoca, 100 documenti tra quotidiani, ritagli di giornale, riviste, libri manoscritti, disegni. Il percorso ha due traguardi, quello di mostrare l’evoluzione dell’arte di Cartier-Bresson in tutta la sua complessità e audacia e quello di analizzare i fatti principali del XX secolo attraverso il suo sguardo di fotografo. Surrealismo e Guerra Fredda, Guerra Civile Spagnola e Seconda Guerra Mondiale, sono tutti avvenimenti immortalati da Cartier-Bresson, giustamente soprannominato “l’Occhio del secolo”. La iconizzazione di Henri Cartier-Bresson. Insomma, molte anime e un solo uomo, meravigliosamente raccontato da questa mostra.
Box informazioni:
Henri Cartier-Bresson. Mostra retrospettiva proveniente dal Centre Pompidou di Parigi
Roma- Museo dell’ara Pacis, Lungotevere in Augusta
dal 26 settembre 2014 al 25 gennaio 2015
Patrizio Pitzalis