Se n’è andata una delle più grandi cantanti liriche degli ultimi 20 anni, all’età di 59 anni è morta al Poliambulanza di Brescia il soprano Daniela Dessì.
Era considerata uno dei soprani più importanti al mondo, interprete di grande riferimento per il repertorio verdiano, pucciniano e verista. La sua meravigliosa voce, con una tecnica impeccabile e uno straordinario istinto drammatico le ha permesso di spaziare da Monteverdi a Prokof’ev e di affrontare con maestria (come solo i grandi possono fare) di affrontare più di settanta titoli operistici. Nata a Genova, si diploma in canto e pianoforte al Conservatorio Arrigo Boito di Parma, specializzandosi più tardi in canto da camera all’Accademia Chigiana di Siena. Il suo debutto nella città natale lo ha con La serva padrona di Pergolesi al Teatro dell’Opera Giocosa, segna l’inizio di una carriera brillante e luminosa. Richiesta nei teatri e nei festival più importanti del mondo, ha collaborato con i più autorevoli direttori d’orchestra, tra cui Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Gianluigi Gelmetti, Carlo Maria Giulini, Carlos Kleiber, James Levine, Lorin Maazel, Zubin Mehta, Riccardo Muti, Giuseppe Sinopoli e con registi del calibro di Roberto De Simone, Pier Luigi Pizzi, Luca Ronconi, Ettore Scola, Giorgio Strehler, Franco Zeffirelli. Era nota la sua vastità nel repertorio di musica classica: dal barocco e dal Settecento musicale attraversa l’Ottocento con i capolavori di Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi fino ad approdare al primo ‘900. Negli ultimi anni Daniela Dessì assecondando l’evoluzione della propria vocalità aggiunge al suo vasto repertorio alcuni ruoli importanti, piuttosto diversi tra loro che evidenziano l’ulteriore conferma di versatilità e di grande perizia tecnica dell’artista. Daniela Dessì riservava inoltre un’attenzione costante al repertorio cameristico e a quello sacro: il suo recital Novecento Italiano Rarities è stato presentato con grande successo al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 2012, e poi ripreso all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Un’artista ecclettica che ha dedicato gran parte del suo tempo all’insegnamento per mettere a disposizione il suo grande talento. Attraverso la partecipazione a diversi programmi televisivi voleva divulgare l’opera lirica e dare un messaggio fondamentale, conoscere il mondo della lirica anche in tv. Ci resterà la voce indimenticabile e immensa di una grande artista.
Noemi Deroma