Quando il Tevere era il centro del mondo. A Testaccio nei pressi di Ponte Sublicio esiste un luogo oggi poco conosciuto ma un tempo di fondamentale importanza per i commerci di Roma con Ostia e il Mediterraneo: si tratta di Emporium, il Porto Fluviale della capitale dell’impero, riaperto al pubblico in via straordinaria nel weekend del 7 e 8 maggio in occasione di Open House Roma 2016. Anche quest’anno la Soprintendenza speciale per il Colosseo e l’area archeologica Centrale di Roma hanno preso parte alla quinta edizione di Open House, rendendo possibile la visita gratuita a siti archeologici e di interesse storico normalmente chiusi al pubblico tra cui numerosi monumenti, palazzi, case e luoghi segreti della Capitale. Nelle parole del Soprintendente Francesco Prosperetti: «Quartieri come Testaccio saranno teatro di una vera riscoperta delle loro origini più antiche dal Porto fluviale, alla Porticus Aemilia, all’area archeologica messa in luce sotto il nuovo Mercato, fino alla Piramide Cestia recentemente restaurata». L’evento ha avuto l’obiettivo di mostrare i risultati raggiunti dai recenti restauri del Porto Fluviale in vista di una prossima, e si spera vicina, regolare apertura al pubblico.
Già in età repubblicana sull’argine del Tevere, furono costruite strutture che consentivano alle barche da carico di ormeggiare e scaricare: banchine, rampe di acceso, magazzini e piccole darsene, ricoprivano le sponde del Tevere. L’approdo del Foro Boario, vista la sua vicinanza ai colli capitolini, non poteva essere adeguatamente ampliato e divenne così presto insufficiente ai bisogni della Città Eterna in espansione. A partire dal II secolo a.C. e poi tra il I e il II d.C., nella piana di Testaccio venne costruito quindi un grande sistema portuale, conosciuto come Emporium e dotato di magazzini porticati per la conservazione delle merci (Porticus Aemilia, Horrea Galbana, Lolliana, Seiana ecc.) e di un’immensa discarica di anfore olearie, che assunse presto le sembianze di un colle, conosciuto oggi come Monte dei Cocci.
Le rovine che sono arrivate fino a noi, visitabili in via straordinaria grazie ai volontari dei beni culturali, comprendono una porzione dell’antico porto di Testaccio: una lunga struttura di 150 metri costruita nel I secolo d.C. su due livelli che occupa la riva sinistra del fiume subito a sud del moderno Ponte Sublicio. Il livello inferiore, quello meglio conservato, era destinato al primo stoccaggio delle merci, ambienti rettangolari coperti da volte e allineati secondo l’asse del fiume fungevano da magazzini; al piano superiore invece, erano sistemati gli uffici amministrativi, di cui oggi rimangono pochi resti. Nel II secolo d.C. con l’imperatore Traiano, la struttura venne ampliata e risistemata: l’innalzamento di un muraglione proteggeva i magazzini dal rischio di piena e una nuova banchina pavimentata con lastre di travertino, poteva essere utilizza come piazzale di scarico in caso di acqua alta. In questa fase venne costruito un lungo criptoportico (senza dubbio l’ambiente che oggi più colpisce il visitatore) sui cui lati lunghi si affacciavano due file di magazzini dotati di larghe porte d’accesso e in alcuni casi di soppalchi. La struttura era inoltre collegata alla rete fognaria. A partire dal IV secolo d.C. con la caduta dell’Impero questi magazzini iniziarono un lungo ed inesorabile declino. A varie fasi nascosti dai sedimenti e dai cedimenti strutturali, tra il VII e VIII secolo l’area fu utilizzata come spazio cimiteriale: i traffici si spostarono sull’altra sponda del Tevere più vicina al nuovo centro focale di Roma, il Vaticano.
Il sito archeologico è stato anche chiamato in causa nella corsa alla carica di sindaco di Roma. La candidata sindaco e presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in visita all’Emporium sabato 7 maggio, ha espresso la volontà di rivalorizzare e musealizzare il Porto Fluviale di Roma rendendolo fruibile al pubblico.
Porto fluviale di Testaccio
Ingresso da Lungotevere Testaccio, all’altezza del n. 11
Sabato 7 maggio dalle 10:00 alle 14:00 e Domenica 8 maggio dalle 14:00 alle 17:30
Francesco Consiglio