Grande Soddisfazione per la Soprintendenza Speciale per l’Area Archeologica di Roma. Le Terme di Diocleziano si sono aggiudicate il premio per il Patrimonio Culturale/Europa Nostra Awards 2016, assegnato dalla Commissione Europea e da Europa Nostra. Gli sforzi sono stati ripagati: il complesso restauro, iniziato nel 2008 e concluso nel 2014, che ha interessato il Chiostro Ludovisi, l’Aula VIII e la Natatio, la grande piscina scoperta delle terme, ha completamente rivalorizzato il sito archeologico affacciato sul piazzale della Stazione Termini, nel pieno centro della capitale.
Sotto la direzione dell’archeologa Rosanna Friggeri, l’incremento dei visitatori negli ultimi due anni ha raggiunto il 70%. Un risultato ragguardevole che è il frutto di un complesso progetto di restauro che “ha riaperto al pubblico una zona vitale di Roma e ha saputo reinterpretare l’edificio riuscendo a comunicare ai visitatori l’importanza delle antiche Terme”. Le parole della giuria ben sottolineano le intenzioni della Soprintendenza.
I nuovi interventi, in continuità con i restauri degli anni novanta, sono stati pensati con l’idea di riqualificare il complesso monumentale e il tessuto urbano nel quale si inserisce, un’area snodo importante per la capitale. Cercando di alterare il minimo possibile gli ambienti, i lavori hanno reso possibile la riapertura al pubblico del Chiostro Piccolo della Certosa (detto Ludovisi), un’elegante costruzione tardo rinascimentale sovrapposta al monumento archeologico.
Il complesso monumentale partecipava per la prima volta a tale importante riconoscimento che è in vigore dal 2002 patrocinato dall’Unione Europea con l’obiettivo di premiare le migliori pratiche relative alla conservazione del patrimonio, la ricerca, la gestione, il volontariato, l’educazione e la comunicazione. Il 24 maggio a Madrid sarà il momento della premiazione, che vedrà protagonista l’architetto Marina Magnani Cianetti, progettista e responsabile dei lavori.
Francesco Consiglio
