Il sole nelle arti: Raffaello illumina l’ultima mostra alla Reggia di Venaria Reale

Con la mostra Raffaello. Il sole nelle arti, aperta al pubblico lo scorso 26 settembre, la Reggia di Venaria Reale celebra la figura dell’artista rinascimentale e le cosiddette arti “congeneri”, che tanto hanno concorso a renderlo uno dei maggiori protagonisti del Rinascimento italiano. Tale era la definizione usata da Giorgio Vasari per indicare quelle arti capaci di racchiudere e diffondere le peculiarità della personalità espressiva di Raffaello: la grammatica compositiva, il rigore nello studio dell’antico, la ricerca dell’ideale classico.

Il progetto conta centotrenta opere in esposizione, tra le quali un corpus di capolavori raffaelliani, che ripercorrono la carriera del genio urbinate, e risalgono fino alla sua formazione personale e artistica. L’estro creativo di Raffaello verso le cosiddette “arti applicate” viene esaltato attraverso una rassegna di arazzi, maioliche, monete, cristalli di rocca, placchette, smalti, vetri, armature, intagli, realizzati da autori differenti, a lui o da lui ispirati. Tutti lavori in grado di tradurre in molteplici tecniche cartoni, disegni ed incisioni tratte dall’opera di Raffaello, promuovendo la diffusione e la conoscenza in Italia e in Europa delle sue invenzioni figurative.

La mostra illustra gli anni giovanili di Raffaello tra Urbino e Città di Castello, accanto al periodo della prima maturità trascorsa tra Perugia, Siena e Firenze, e documenta il ruolo di maestri degli artisti Luca della Robbia, Perugino, Pinturicchio, e Luca Signorelli.

Tra i ritratti di Raffaello presenti alla mostra, spiccano Giovane con la mela ed Elisabetta Gonzaga Montefeltro, provenienti dagli Uffizi, e Ritratto di donna. Raffaello ispiratore di stili e modelli iconografici, quale vero e proprio sole delle arti, come vuole il titolo della mostra, è trattato mediante i temi della Madonna con bambino, illustrata nella Madonna del Granduca prestata da Palazzo Pitti, La visione di Ezechiele, proveniente sempre da Palazzo Pitti, e L’estasi di Santa Cecilia, richiesta dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna. A partire dal 17 novembre, inoltre, il progetto includerà anche l’esposizione dell’opera Busto di un angelo (Pala Baronci) di Raffaello.

In chiusura, si inserisce una sezione di arazzi raffaelliani, i cui cartoni furono commissionati da Leone X per la Cappella Sistina, e frutto del lavoro appreso presso la bottega di Pieter Coecke van Aelst a Bruxelles. Tra i pezzi esposti, riferiti alla “Pesca miracolosa”, da segnalare quello appartenente alla serie conservata nel Museo Antico Tesoro della Santa Casa di Loreto, restaurato dal Centro di Venaria.

 

La mostra è curata da Gabriele Barucca e Sylvia Ferino, ed è realizzata con il contributo di un comitato scientifico di studiosi presieduto da Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani. L’evento è in programma fino al 24 gennaio 2016.

 

Box informazioni: www.lavenaria.it.

 

Clara AgostiniRaffaello in mostra TO

 

 

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