Tutto per bene di Luigi Pirandello
Il fu Mattia Pascal di Tullio Kezich da Luigi Pirandello
Nel suggestivo scenario del giardino della Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino si svolgerà la rassegna Pirandelliana. Saranno rappresentate due famose opere di Pirandello, a sere alterne, dalla compagnia teatrale La bottega delle maschere, per la regia di Marcello Amici: Tutto per bene, che inaugura la rassegna il 28 giugno, e Il fu Mattia Pascal che debutterà il 29 giugno, e così di seguito fino al 7 agosto.
L’evento teatrale giunto alla XII Edizione contiene, com’è tradizione, due commedie di Luigi Pirandello. È teatro pirandelliano che affronta il problema delle convenienze, considerazioni di calcolo nelle quali la moralità è quasi sempre sacrificata, e il mito della menzogna che opprime e condiziona l’umanità. È il racconto di due personaggi disperatamente soli in un ambiente nel quale alligna l’ipocrisia, addirittura la superstizione.
Il Giardino della Basilica di Sant’Alessio è uno degli spazi più intensi dell’Aventino, si affaccia come un solenne balcone sulla Città. È un luogo antico e austero, silenzioso, intenso, il più elegante dell’Estate Romana.
Tutto per bene! Come Proust, anche Pirandello ha saputo trasformare in farsa la tragedia. Non si fanno drammi con un mucchio di ceneri! È la morale, che viene rappresentata. Per dimostrarlo Pirandello utilizza un uomo ingenuo, una persona come L’idiota di Dostoevskij. La storia viene espressa con occhi umani, con profonda commozione, con il tributo dell’angoscia di un povero impiegato.
Mattia Pascal è un semplice impiegato. È diventato un custode di libri nella biblioteca comunale, vive una vita misera e soffocata, avvilito sempre dalle liti con la suocera e la moglie. Depresso e scoraggiato, Mattia Pascal decide di abbandonare la famiglia con l’obiettivo di recarsi in America, all’avventura. Si tratta della rivoluzione di un vinto. Leggendo un giornale viene a sapere che nel suo paese è stato ritrovato il cadavere di un uomo annegato che veniva ricondotto proprio a lui, Mattia Pascal. Se lo credono morto, nulla gli vieta di considerarsi tale. Decide di cambiare nome col tempo però capisce che non è possibile vivere senza la propria vera identità, ma si rende conto che tutti, certi della sua scomparsa, hanno continuato a vivere. La moglie, addirittura, si è risposata. Mattia Pascal è un escluso, non trova più posto nella società, perché durante la sua assenza tutto si è sistemato per bene. Si reca alla sua tomba per deporvi dei fiori. La commedia è al suo vertice: egli è il morto, è il fu Mattia Pascal.
Mauro G. Meleddu
Info
Tel. 06.6620982 06.51955055
Sito Web: www.labottegadellemaschere.it