La libreria delle donne Evaluna di Napoli compie 20 anni

Foto Torta Eva Luna111111111111111111111111Lo sguardo intenso di Lia Polcari mi accoglie e mi strega all’ingresso di Evaluna, la storica libreria delle donne di piazza Bellini a Napoli. Il 2014 rappresenta un traguardo perché Evaluna compie 20 anni. La sua storia si intreccia inevitabilmente con la storia di Napoli e anche con quella della piazza che, nelle parole di Lia, “rappresenta uno straordinario crocevia di destini”, dove fino a non molto tempo fa intellettuali e artisti erano soliti incontrarsi. Ad arricchirne il paesaggio tipicamente urbano la presenza della comunità gay e di molti ragazzi provenienti dai quartieri degradati. A distanza di anni degli artisti e degli intellettuali sembra però non esservi più traccia. La responsabilità, dal suo punto di vista, non è certo della piazza perché “se gli intellettuali non ci sono più il problema e la colpa è degli intellettuali. Un vero intellettuale – afferma con decisione – non scappa di fronte alle difficoltà, ma ci vive dentro, si mescola, ci parla, le annusa e le interroga altrimenti diventa un libro morto. Inutile.” C’è bisogno dell’impegno di tutti, compresa l’Amministrazione comunale, per uscire dall’impasse. È al Sindaco, Luigi de Magistris, che la Polcari si rivolge, offrendosi di collaborare gratuitamente al salvataggio del Centro Storico. La consapevolezza di lavorare in uno spazio urbano unico l’ha convinto (e noi con lei) che la strada da seguire non è quella di importare modelli di sviluppo da un altrove percepito come “migliore” ma di valorizzare come risorsa quella “anarcoliberfantapigrizia” dei napoletani. E c’è ancora bisogno di una libreria delle donne poiché le conquiste femminili sono troppo spesso diritti acquisiti solo sul piano formale ma non su quello sostanziale. Spazi come questo sono indispensabili per “la trasmissione di una nuova soggettività femminile, ma anche di scambio dialettico fra coloro che hanno vissuto gli anni più intensi del movimento delle donne e le giovani generazioni.” Come tanti vissuti femminili anche la storia di Evaluna è un percorso irto di ostacoli, uno dei quali è rappresentato dalla concorrenza delle grandi catene di librerie, parlando delle quali dice: “Per loro il libro è una merce e basta, senza altro valore. Prova ad entrare in una megalibreria e a chiedere un consiglio e vedi che non ti dedicheranno  più di 5 secondi. Sono i cinque secondi che sono stati concessi per contratto dal megaproprietario della megalibreria. Questo è il punto di forza che ci aiuta ad andare avanti. Io faccio la libraia perché sono innamorata del mio spazio e le persone che frequentano Evaluna sentono – come mi dicono spesso – di stare a casa.” La passione è stata dunque il motore e il carburante in grado di traghettare Evaluna al suo ventesimo anno di vita. Il programma delle attività è davvero ricchissimo con un calendario di eventi che parte da gennaio e arriva fino a maggio. Segnaliamo soltanto alcuni eventi. Sul fronte dei volumi presentati: Il complesso di Penelope di Laura Cima, un’analisi sulla storia delle donne e il femminismo; Abortire tra gli obiettori di Laura Fiore, dedicato alla spinosa questione dell’obiezione di coscienza in ambito sanitario; Le tue stelle sono nane di Caterina Venturini, dove la precarietà lavorativa diviene la metafora della sconfitta di un’intera generazione; Nove volte donna di Anna Verlezza, che entra nel vivo dell’orrore del femminicidio. Vi è poi la presentazione dello spettacolo teatrale Passaggio Segreto, in scena al teatro Piccolo Bellini dal 20 febbraio al 2 marzo. In occasione di San Valentino c’è Diversa-Mente Innamorati, un evento leggero durante il quale il fotografo Davide Visca fotografa e mette in rete le immagini dei partecipanti che portano con sé un oggetto o una persona di cui sono innamorati. Abbiamo chiesto a Lia di indicarci alcuni titoli di ieri e di oggi che le lettrici e i lettori di Eventi Culturali devono avere nelle proprie biblioteche. I testi prescelti sono davvero raffinati: Le tre ghinee di Virginia Woolf; L’Isola di Arturo di Elsa Morante; Donne che corrono coi lupi di Clarissa Pinkola Estés; Una storia per l’essere tempo di Ruth Ozeki; Racconti di Alice Munro. Lo sguardo rivolto al futuro di Lia parla di una storia che non è ancora finita, di pagine da leggere e da scrivere, di atti di resistenza creativa da opporre agli attacchi della non-cultura del mercato, di nuove generazioni da far avvicinare al gusto della lettura perché “con la cultura si respira, si cresce e si … mangia.

 

Pasquale Musella

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