Durante l’anno che si è appena concluso, che è stato quello dell’Italia in Vietnam, una delle manifestazioni più interessanti è stata la mostra “Fernanda Gattinoni. Moda e Stelle ai Tempi della Hollywood sul Tevere” a cura del Presidente della maison Gattinoni Couture, Stefano Dominella, inserita nell’iniziativa promossa dall’Ambasciata d’Italia ad Hanoi dal titolo“Il bello e ben fatto: le eccellenze italiane e le prospettive vietnamite”. Inaugurata lo scorso 14 novembre a “Casa Italia”e realizzata grazie agli abiti custoditi dall’Archivio storico Fernanda e Raniero Gattinoni, la mostra è nata con lo scopo di esaltare il rapporto tra la grande couturière italiana Fernanda Gattinoni e alcune tra le maggiori dive degli anni della Hollywood sul Tevere e della Dolce Vita che, con la loro bellezza e la loro personalità, hanno incantato Roma e il mondo intero ed è stata patrocinata da Roma Capitale Assessorato Roma Produttiva e di Unindustria, Unione degli Industriali e delle Imprese di Roma, Frosinone, Rieti e Viterbo. La presenza della maison Gattinoni quale ambasciatrice ideale del made in Italy in Vietnam è volta a promuovere l’internazionalizzazione della moda italiana all’estero e a sviluppare nuove strategie imprenditoriali creando una sinergia con il mondo produttivo vietnamita e asiatico, in particolare nel settore del pret à porter e degli accessori. “L’Asia in genere è il continente di riferimento oltre che per la moda per tutte le aree di prodotti che fanno parte della quality of life italiana– ha dichiarato Stefano Dominella, Presidente della Gattinoni Couture e Vicepresidente Sezione Tessile, Abbigliamento, Moda e Accessori di Unindustria- “Il Vietnam è un paese “nuovo” dove già da alcuni anni il made in Italy ha iniziato ad essere presente con la moda, l’interior design e l’agroalimentare oltre che con i prodotti di tecnologia avanzata, e la nostra missione parte dalla storia della moda e si snoda nell’allestimento di una mostra di abiti storici della nostra maison all’interno della settimana della cultura italiana in Vietnam. Durante la nostra missione in Vietnam avremo inoltre contatti con buyer, industriali e produttori per dar vita a rapporti di licensing per alcuni prodotti che portino il nostro marchio, in particolar modo per gli accessori in seta e fibre pregiate.” A partire dalla seconda metà degli anni Quaranta, l’atelier romano di Fernanda Gattinoni divenne meta fissa del jet set internazionale di passaggio per la Capitale. Tra le sue clienti, oltre a first ladies e ambasciatrici – da Evita Peron a Claire Boothe Luce-, si ricordano numerose stelle del cinema italiano e internazionale tra cui Anouk Aimée, Ingrid Bergman, Marlene Dietrich, Audrey Hepburn, Gina Lollobrigida, Anna Magnani, Kim Novak, Lana Turner e Monica Vitti. Proprio a loro, alle attrici che elessero Fernanda Gattinoni come loro sarta prediletta, è dedicata questa mostra. Il percorso espositivo si aprire con gli abiti del guardaroba privato e i costumi di scena di Europa 51 (1952) e Fiore di Cactus (1969) realizzati per Ingrid Bergman, per passare a Lana Turner, affezionata cliente di Fernanda Gattinoni fin dal 1953, quando giunse a Roma per interpretare La fiamma e la carne (1954), film souvenir negli economici studi di Cinecittà. In mostra alcuni esemplari della collezione Casanova (1958) appartenuti a Kim Novak, fino ad arrivare alla micro-collezione di petites robes noires, provenienti dal guardaroba personale di Anna Magnani. Una sezione speciale è stata infine dedicata ad Audrey Hepburn e ai costumi che Fernanda Gattinoni le realizzò per il ruolo di Natasha nel film Guerra e Pace (1956): da allora, anche Madame Hepburn si trasformò in una delle habitué di Madame Gattinoni.
Claudia Proietti