E’ il 12 agosto 2015 nella sua casa di Bordighera (provincia di Imperia) ci lascia stroncato da un infarto all’età di sessantatré anni Giancarlo Golzi, storico batterista dei Matia Bazar. Noi lo ricordiamo come batterista ma è stato anche musicista e paroliere italiano di grande talento ma soprattutto fondatore di due grandi gruppi musicali: nel 1971 fonda il gruppo musicale ligure di rock progressive Museo Rosenbach fino al suo scioglimento nel1973; nel 1975 entra a far parte di una nuova band genovese con Piero Cassano, Carlo Marrale, Aldo Stellita e la voce Antonella Ruggiero creando così i Matia Bazar. Proprio in questi giorni la band aveva iniziato il tour estivo per festeggiare i quarant’anni dalla fondazione della band. Questa è la seconda tragica perdita che colpisce i Matia Bazar, una delle più importanti realtà della musica leggera in Italia e nel mondo: infatti nel 1998 era morto Aldo Stellita, bassista e a sua volta paroliere. Golzi è stato l’unico dei cinque originari a rimanere fin dalla nascita, prima con la defezione di Cassano, poi con quella della Ruggiero e via via con addii e rientri, fino ad oggi che lo vedeva al fianco di Cassano (tastiere e chitarra), Fabio Perversi (pianoforte e violino) e la voce Silvia Mezzanotte. Nonostante i diversi cambiamenti che il gruppo dei Matia Bazar ha dovuto affrontare (in particolare l’addio di Antonella Ruggiero nel 1989) è sempre stato ritenuto uno dei gruppi più saldi e longevi della storia della musica italiana. La morte di
uno dei suoi principali fondatori è sicuramente un brutto colpo per i suoi compagni e amici di vita della band ma sarà sicuramente l’ennesima rinascita che porterà avanti il loro lavoro e terrà viva l’eredità delle canzoni e della musica che ci ha lasciato.