LE BAMBOLE GIAPPONESI IN MOSTRA NELLA CAPITALE

Il giorno quattro ottobre 2016 si è aperta la mostra “Le bambole del Giappone, forme di preghiera, espressioni d’amore” presso l’Istituto Giapponese di Cultura in via Antonio Gramsci, 74 in Roma.

In Giappone la parola per indicare le bambole è ningyō che comprende una varietà di modelli con funzioni e caratteristiche peculiari; l’esposizione propone opere legate alla tradizione nipponica che vengono plasmate in aree specifiche con accento sulle mutazioni dovute al tempo e al gusto degli artisti.

A differenza di altre popolazioni quella giapponese ha un forte legame con questa forma d’arte che descrive la vita di ogni giorno, in ciascuno aspetto e per qualsiasi ceto sociale; i mestieri e le attività quotidiane di artigiani, soldati, bambini, e membri della famiglia imperiale sono facilmente riscontrabili in queste “persone in miniatura” che sembrano vitali per la cura dei dettagli e la precisione delle forme.

L’allestimento sarà visibile dal lunedì al venerdì dalle nove del mattino fino alle diciotto e trenta, con una pausa tra la mezza e le tredici e trenta e con la possibilità di visita il sabato mattina dalle nove e trenta alle tredici, mentre il mercoledì chiuderà un’ora prima, fino al giorno ventotto dicembre quando la mostra itinerante riprenderà il proprio viaggio; il personale dell’Istituto è molto accogliente e fornisce tutte le informazioni e le spiegazioni del caso, l’ingresso è gratuito e non occorre prenotazione.

Una classificazione di ciò che è proposto al visitatore viene di seguito riportata, avvertendo che lo stupore suscitato dalle immagini reali va oltre la pura descrizione verbale:

KYŌ NINGYŌ Bambole di Kyoto Sono le bambole prodotte nella regione di Kyoto. I ricami che adornano gli abiti sono raffinati e unici;

OYAMA NINGYŌ Bambole Kabuki Queste bambole rispecchiano lo stile delle donne giapponesi, con acconciature e colori degli abiti particolari e con forti richiami all’universo Kabuki ;

KIMEKOMI NINGYŌ Bambole lignee in kimono Il termine kimekomi descrive la maniera di vestire le bambole con abiti molto colorati;

HAKATA NINGYŌ Bambole della zona di Hakata (in Kyushu) Le bambole Hakata sono in terracotta con accurata scelta dei pigmenti adoperati;

GOSHO NINGYŌ Bambole del Palazzo Imperiale Sono bambole con grossi crani e volti color pesca dall’espressione infantile;

ICHIMATSU NINGYŌ Bambole Ichimatsu Le bambole Ichimatsu riproducono in modo fedele i fanciulli giapponesi;

KOKESHI NINGYŌ Bambole kokeshi tradizionali

Le bambole kokeshi risalgono al tardo periodo Edo e prevedono tecniche di tornitura tramandate dai maestri ai propri allievi e si differenziano secondo il territorio di provenienza come le rinomate Naruko, fanno parte di questo gruppo anche le kokeshi creative o Shingata: veri e propri pezzi unici per tipologia di incisione e cottura con cui gli autori danno libero sfogo alla propria visione. Sia le tradizionali che le creative prevedono la selezione del legno utilizzato che verrà poi tenuto all’aperto per lunghi periodi, ogni opera ha una forte valenza simbolica e attraverso la sobrietà di realizzazione si aspira ad un canone estetico riconoscibile in tutto il Giappone, grazie anche alla premiazione che ogni anno dà lustro a queste bambole dipinte a mano e con forma cilindrica senza braccia

né mani;

BAMBOLE DEL COSTUME TRADIZIONALE Le diversi attività giornaliere sono descritte attraverso bambole dalle fattezze di bimbo;

BAMBOLE REALIZZATE DA ARTIGIANI MODERNI

Da sempre nella tradizioni nipponica l’arte di realizzare bambole è considerata di altissimo profilo e con essa ciascun artista esprime al meglio le proprie tecniche e conoscenze;

HINANINGYŌ

Sono le bambole per la “festa delle bambine” o Hina Matsuri di antichissima istituzione, cade il giorno tre di marzo di ciascuno anno e tutte le famiglie giapponesi la festeggiano per augurare alle proprie figlie ogni felicità, esattamente come avviene per la “festa dei ragazzi” o Tango no sekku che si celebra il cinque maggio quando le famiglie espongono le Gogatsu ningyō con l’auspicio di forza e salute per i propri figli maschi;thumbnail_bunraku-ningyo

NŌ NINGYŌ

Nel teatro Nō, nato in epoca Muromachi (1338-1573), si usano costumi e maschere e le bambole che vi si ispirano rievocano scene e momenti salienti delle esibizioni;

BUNRAKU NINGYŌ

Anche nel teatro classico dei burattini o Bunraku le bambole richiamano temi e storie delle performance più importanti;

OSHIE HAGOITA Palette con figure a rilievo

I modelli sono ricavati da carta spessa e adornati con seta o tessuti diversi riempiti di cotone.

Angela Bonfanti

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