Che Domenico Dolce e Stefano Gabbana siano letteralmente rapiti dalla bellezza della Sicilia – e più in generale dall’area del Mediterraneo – è un fatto noto da tempo. Le loro ultime collezioni e le campagne pubblicitarie che le accompagnano, con testimonial d’eccezione come Monica Bellucci e Bianca Balti, raccontano la grande passione dei due stilisti per il mare nostrum, scrivendo del quale lo storico Fernand Braudel ammonì: “l’uomo occidentale non deve ascoltare soltanto le voci che gli suonano familiari; ce ne sono sempre altre, estranee, e la tastiera esige l’uso di entrambe le mani”. Dalla Sicilia provengono, infatti, i richiami al barocco, al teatro popolare dei pupi, ai noti carrettini che attraversavano l’isola, elementi ispiratori che danno colore e sapore alle collezioni primavera/estate per il 2013.“Mare, sole, amore” e “tradizione artigianale” sono le parole-chiavi della collezione donna. D&G si sono rifatti alle stampe dei famosi pupi dei teatrini siciliani, ma anche ai carretti tipici locali, nelle caratteristiche ruote, non dimenticando le teste di ceramica e i piatti di Caltagirone. Questi elementi sono combinati con le righe che richiamano gli ombrelloni e le sedie sdraio dei lidi balneari, arricchendo un guardaroba femminile immaginato per un’estate bollente. Ritroviamo capi in paglia e preziosi ricami di corallo sullo stesso materiale, uncinetto di rafia, nella creazione di abiti, gonne e bustier effetto scultura in midollino modellati sui cesti tipici della tradizione siciliana. I materiali utilizzati sono ricchissimi e originali: rafia, crochet di rafia e rafia stampata, rafia ricamata con coralli, doppia organza di raso, organza goffrata e rete di organza, cotone a effetto grezzo stampato, cotone e lino stretch, broccato d’oro e stampato. Anche le scarpe e gli accessori dal design strepitoso sono, per così dire, Made in Sicily: sandali scultura “carretto”, sandali in midollino sia bassi che alti; orecchini pendenti a forma di pupi o di teste di ceramica o con decori “carretto”; foulard di seta stampata da portare annodati in testa. Come colonna sonora delle sfilate di questa collezione sono stati scelti, non a caso, pezzi celebri di Domenico Modugno come “Meraviglioso” e “Nel blu dipinto di blu”.Anche l’uomo D&G per l’Estate 2013 non può sfuggire al richiamo dell’isola, tanto è che i protagonisti della sfilata non sono modelli ma ragazzi e uomini siciliani selezionati da Domenico Dolce e Stefano Gabbana in persona. Visi e corpi maschili che esprimono semplicità e bellezza non artificiosa li hanno ispirati Guardare sfilare questi ragazzi ricorda quanto ha scritto Gesualdo Bufalino, nel suo “L’isola plurale”, rimarcando le peculiarità dei siciliani, il loro temperamento e le caratteristiche di una terra unica e plurale: “Tante Sicilie, perché? Perché la Sicilia ha avuto la sorte di ritrovarsi a far da cerniera nei secoli fra la grande cultura occidentale e le tentazioni del deserto e del sole, tra la ragione e la magia, le temperie del sentimento e le canicole della passione. Soffre, la Sicilia, di un eccesso di identità, né so se sia un bene o sia un male (…) Ogni siciliano è, difatti, una irripetibile ambiguità psicologica e morale. Così come l’isola tutta è una mischia di lutto e di luce”. I tessuti sono quelli della tradizione artigianale: garze di lana o di lino velate di organza o di velo. Le fantasie rievocano le stampe dei souvenir con i carretti, i pupi e i templi. Predomina la camicia bianca con collo aperto. Anche per gli uomini, come per le donne, ritroviamo le righe, questa volta stampate su canapone e su cotone, ispirate ai lidi siciliani come Taormina, Cefalù, Mondello e le isole Eolie. Le scarpe aperte giocano sull’effetto sandalo altrimenti suggestive scarpe in stoffa.
Pasquale Musella