L’arte contemporanea, con la sua forte componente performativa, sta diventando sempre più un punto di incontro non solo tra linguaggi diversi, ma soprattutto tra personalità che arrivano da mondi distanti, l’autunno romano è ricco di eventi che lasciano spazio alle numerosissime forme artistiche. Un’evento spicca fra tutti, ormai considerato una vera e propria istituzione a Roma, è la più importante rassegna di arti performative della capitale: si intitola “Pulsazioni culturali” l’edizione 2009 del Romaeuropa Festival, la manifestazione che si snoda in diversi luoghi della città stupisce con spettacoli fuori dall’ordinario. Un cartellone vitale e stimolante, multidisciplinare, giovane e internazionale.
Dal 23 Settembre al 2 Dicembre 2009 si tiene la ventiquattresima edizione di Roma Europa Festival, un evento ricco di danza, teatro, arti plastiche e visive, letteratura e musica il tutto rappresentato da grandi personalità artistiche della contemporaneità. L’evento è stato realizzato dalla Fondazione Romaeuropa in collaborazione con Telecom Italia. Il programma è molto ricco, ci saranno 45 incontri, con 15 prime nazionali, 3 prime assolute e 14 debutti. Arti contemporanee e palcoscenico si intrecciano attraverso spettacoli che liberano l’energia e le potenzialità nascoste attraverso burattini, teatro di figura, animazione e multimedialità.
Romaeuropa offre sempre un cartellone di altissimo livello internazionale, le novità più importanti di questa edizione sono rappresentate dalle collaborazioni con strutture come il Teatro Vascello che ospiterà importanti momenti di danza, il Teatro Olimpico, il Museo Carlo Bilotti e il Teatro Eliseo e con due prestigiose istituzioni come la Galleria Nazionale d’arte moderna e il Museo Bilotti, oltre al Circolo degli Artisti e alla Fonderia 900.
L’inaugurazione del festival si è tenuta il 23 settembre, ha visto protagonista l’Orchestra multietnica di Piazza Vittorio, che ha presentato all’Olimpico una rielaborazione de “Il flauto magico” di Mozart. Sarà sempre in musica, il live del duo francese Cassius a base di house, disco old style, e funky il 21 novembre al Brancaleone, mentre il 28 ottobre all’Auditorium Parco della Musica ci sarà la classica ambient di Ryuichi Sakamoto, Una messa in scena de “La buona novella” di Fabrizio De André con Stefano Benni, Chiara Caselli, Roberta Lena e Mario Brunello al Palladium dal primo dicembre fino al 3.
Il festival è nato nel 1986 sulla spinta di quella dimensione post moderna dei linguaggi artistici che a Roma non aveva che palcoscenici molto occasionali. “Romaeuropa ha nutrito la storia culturale della città -osserva il direttore artistico del festival Fabrizio Grifasi- negli ultimi cinque anni abbiamo lanciato il Palladium Università Roma Tre, un laboratorio artistico in continua attività, e l’Opificio Telecom, spazio di creatività ed idee, oltre alla Romaeuropa Webfactory, piattaforma web dedicata ai giovani creativi in collaborazione con Telecom. Le “tracce” di Romaeuropa sono riscontrabili in molti cartelloni e stagioni cittadine, questo dimostra quanto è forte il rapporto con le amministrazioni locali, Comune, Regione e Provincia.”
Mauro Meleddu