Il piglio di Ines de la Fressange è quello delle donne che non hanno bisogno di ostentare alcunché. L’eleganza è un tratto della loro personalità e non un attributo dei vestiti indossati. D’altronde, lei stessa ha dichiarato al mensile Elle: “Una donna non ha bisogno di portare sempre capi all’ultima moda o di andare dal parrucchiere, perché sa che la bellezza non è un total look”. Quello di Ines de la Fressange, classe 1957, più che uno stile è una vera e propria filosofia di vita. Autrice della fortunata guida allo chic La Parigina (ed. Feltrinelli), scritta con Sophie Gachet giornalista di moda, l’icona della moda francese crea il ritratto della perfetta parisien che ha nel suo guardaroba sette capi-chiave da arricchire con accessori briosi e originali. Chi la conosce di persona insiste su due aspetti del suo carattere: l’intelligenza e la gioia di vivere. Nelle parole di Philippe Lentschener pubblicitario dell’agenzia McCann ciò che rende i francesi irresistibilmente chic è la capacità di creare spiazzamento negli altri, “un non trovarsi mai dove gli altri si aspettano che siano.” Anticonformista e per niente banale Ines de la Fressange unisce bellezza, profondità e leggerezza. In particolare della moda dice che “il vero chic sta proprio in quel piccolo incidente che rende unico quel particolare oggetto. E poi credo che una parigina debba ostentare un pizzico di menefreghismo.” Con ironia e con tono polemico ha scritto di recente che la Francia di oggi non le piace, muovendo severe critiche contro il Fronte Nazionale di Marine Le Pen, il partito di estrema destra che ha vinto alle scorse elezioni europee. Cosmopolita e progressista, di nobili origini, radical-chic fin nel midollo, elegante e spettinata, ha avuto parole di fuoco anche nei confronti del conformismo dei nuovi ricchi: “Nobili e contadini hanno in comune una cosa: prendere in giro lo stile borghese. Ciò che è davvero borghese è la paura di non esserlo. Mio padre metteva i pantaloni comprati nei grandi magazzini, perché li trovava molto pratici, io compro magliette indiane a pochi euro. L’eleganza è tutto, ma non si compra con i soldi”. Già nel lontano 1975, quando era una modella agli inizi della carriera, aveva attirato l’attenzione del fotografo Oliviero Toscani. Ci sono state collaborazioni di prim’ordine da Dior a Chanel. Il sodalizio artistico, la rottura e la riappacificazione con Karl Lagerfeld rappresentano tra le pagine più interessanti della sua vita. Musa e collaboratrice del grande maestro fino al 1990 quando accettò di interpretare la Marianne, cosa che fece infuriare Lagerfeld, per il quale quel ruolo era simbolo di volgare patriottismo. La pace è stata siglata solo di recente, nel 2011, con Ines che è tornata in passerella per Chanel. Nel frattempo ha disegnato una splendida collezione per Uniqlo con il designer giapponese Naoki Takizawa. È stata testimonial per L’Oréal Paris e ha anche collaborato con Roger Vivier. Chissà quali altre sorprese ci riserverà la bella Ines.