Maglificio a Roma

Portare Maglifico a Roma insieme ad Altaroma è un passo importante per continuare a comunicare le potenzialità del Knitwear made in Italy tramite temi editoriali, che offrono spunti di ricerca e di riflessione su questo settore. Con Maglifico e tutte le aziende partner del progetto vogliamo celebrare il saper far italiano e far conoscere tutte le realtà produttive, che sono rilevanti per la tradizione della maglieria”. Federico Poletti, giornalista e curatore della mostra Maglifico , realizzata in collaborazione con The Woolmark Company, ne commenta così l’arrivo a Roma, il 12 luglio in occasione di AltaRomAltaModa, dopo i successi di   Milano- che ha visto la nascita del progetto nelle sale del Museo di Palazzo Morando- e Parigi, a febbraio 2014 all’interno della fiera internazionale Premiere Vision.
Maglificio con questo progetto vuol far conoscere ancora più approfonditamente il mondo della maglieria Made in Italy per presentare le creazioni più originali italiane e internazionali tutte prodotte in Italia. Maglificio vuol diventare un punto di riferimento nel mondo della maglieria con mostre e istallazioni e con una piattaforma online maglifico.com, che sarà rilanciata a settembre con una nuova veste grafica e con funzionalità innovative.
La mostra è curata in collaborazione con Modateca Deanna, Centro Internazionale Documentazione Moda, che hanno fatto una ricerca e una selezione approfondita dei capi esposti
Molte le novità di questa edizione, una sezione dedicata ad alcuni nomi meno conosciuti della maglieria romana: Albertina e Pier Luigi Tricò, per omaggiare la città che ospita l`evento, una dedicata alla fibra e al filato che sta all’ origine delle creazioni esposte: la lana Merino australiana, in collaborazione In collaborazione con The Woolmark Company, marchio simbolo della lana Merino australiana, la migliore al mondo, e con il supporto della filatura Zegna Baruffa Lane Borgosesia.
La mostra ha nel suo interno un percorso immagini e materiali esplicativi per i visitatori con lo scopo di far comprendere come si sviluppa visitatori il percorso della filiera, dalla pecora al capo finito.

Claudia Proietti