Massimiliano Malimpensa.La sfida della pittura

L’avventura di Massimiliano Malimpensa, pittore comasco dal talento espressivo eccezionale, è un lungo viaggio attraverso i diversi linguaggi dell’arte, alla costante ricerca di una sfida con sé stesso. La sua è una pittura “nella quale è impossibile correggere gli errori”, come lui stesso afferma; libera e senza compromessi, essa esprime fino in fondo, senza ipocrisia, la sua personalità.

Massimiliano Malimpensa è nato a Como nel 1970. Fin da piccolo confessa di provare un’emozione fortissima nell’esprimersi per immagini e, seguendo questa “vocazione”, trova il mestiere che fa per lui. Guidato da Silvano Bricola, frequenta la scuola professionale di disegno per tessuti e più tardi, insieme ad altri giovani artisti, segue lo Studio d’Arte 46, sotto l’egida di Romeo Orsi. Quelli sono anni di esperimenti e confronti, nei quali Malimpensa frequenta anche la Lythos di Como dove il professor Luca Crippa lo conduce alla scoperta della sua personale interpretazione della natura. In questo periodo domina l’acquerello nella produzione di Massimiliano, nel quale egli rappresenta insistentemente i cieli burrascosi della sua terra, che sovrastano lande sconfinate, abitate da creature misteriose e bizzarre. A quel periodo appartiene anche la mostra personale Presagio di tempesta a Villa Carughi Beretta in San Fermo della Battaglia. La sua poetica viene influenzata in seguito dalla frequentazione della Piccola Accademia di Pittura Murarte, guidata dal Maestro Vanni Saltarelli. Si immerge nella pittura dei grandi maestri francesi dell’Ottocento, araldi dell’Impressionismo come Manet, Corot e Caillebotte, per poi staccarsi e prendere coscienza della propria individualità e della necessità di un’espressione libera e incondizionata. Le opere di Malimpensa, infatti, tradiscono l’”omaggio” al chiaroscuro e al gioco di ombre colorate dei maestri impressionisti ma al contempo esprimono qualcosa di diverso e profondamente personale. Naturalmente si nota, fortissima, l’ispirazione della sua terra, che viene riprodotta nei tipici colori cangianti e nella variabilità del suo aspetto, dai cieli e degli alberi dipinti nei suoi quadri, come impressioni fuggevoli e allo stesso tempo corporee e pastose. I blu intensi e i verdi scuri e profondi evidenziano la volontà di Malimpensa di voler imparare dalla natura, ponendosi costantemente al servizio di essa. È un grande sperimentatore, dall’immenso coraggio stilistico ed espressivo, che ricerca con insistenza la perfezione formale accompagnata dall’intensità tematica. Nature morte di grande valore, che esprimono un lirismo raro nel panorama della pittura attuale, accompagnano alcuni lavori informali, che potremmo definire come bizzarre nature morte, che dimostrano un istinto primigenio in contrasto con la razionalità compositiva dei suoi lavori in acquerello. Insomma, una grande sfida con sé stesso che denota una perfetta sintonia con la sua indole di uomo oltre che di artista. Un eccezionale interprete, dalla poetica dolce e raffinata, che si propone come continuatore di una grande tradizione e, contemporaneamente, originale innovatore.