L’abito uovo di Agatha Ruiz de la Prada, il bamboo disegnato sull’abito lungo di Re Giorgio Armani e il vestito pane di Guillermo Mariotto per Gattinoni: la moda cerca di comunicare con il cibo in un’eclettica mostra inaugurata il 18 maggio nei magnifici Mercati di Traiano di Roma. Sincretismo, contaminazione e fantasia: “L’eleganza del cibo. Tales about food and fashion”, curata da Stefano Dominella con la consulenza storica di Bonizza Giordani Aragno, in programma dal 19 maggio al 1 novembre 2015, è stata presentata il 18 maggio alle 11:30, davanti alla stampa. Durante la conferenza di inaugurazione, hanno preso parola il presidente di Unindustria Maurizio Stirpe, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, e l’assessore capitolino per Roma Produttiva Marta Leonori. Due veterani della moda, Bonizza Giordani Aragno e Stefano Dominella, i due “padrini d’eccezione” dell’evento, hanno raccontato alla platea l’importanza della sperimentazione artistica e del Made in Italy anche in periodi di crisi e di difficoltà.
160 abiti esposti, provenienti da collezioni private e dagli archivi delle grandi maison, omaggiano il tema fondamentale dell’Expo di Milano, il cibo: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Le creazioni dei grandi stilisti spaziano dal 1950 fino ad oggi, ricostruendo un percorso inedito e “diversamente” gustoso. Le suggestioni sono molte: dai gelati ricamati sull’abito Coveri, ai vestiti nuvola di tulle del giovane Italo Marseglia, appesi in maniera prodigiosa al soffitto della Grande Aula. Dare spazio ai giovani e quindi all’estro e alla freschezza, è, infatti, un altro obiettivo dell’esposizione: sono molte le creazioni in mostra di stilisti emergenti, come Tiziano Guardini che espone al pubblico il suo abito ricamato con le radici di liquirizia. Etro irrompe nella scena con lo slogan “We are what we eat”, incuriosendo lo spettatore con meravigliose stampe di crostacei e di pasta, in composizioni grafiche molto elaborate. Arricchiscono ulteriormente l’esposizione alcune calzature del prezioso archivio di Salvatore Ferragamo, da sempre pioniere nell’uso dei materiali poveri come rafia, canapa e sughero; gli abiti ispirati al mondo della natura e della Sardegna di Antonio Marras; e le vivaci stampe degli abiti di Ken Scott, il “giardiniere della moda”, un orto in passerella tra piselli, carciofi e asparagi. Oltre agli abiti, l’esposizione non trascura, il tessuto, il ricamo, l’accessorio e cerca di avvicinarsi ai quattro elementi naturali: Acqua, Aria, Terra e Fuoco.
«È una mostra che mette in luce la parte ludica, la parte ironica, la parte golosa e creativa». Così ha esordito Stefano Dominella, in un’atmosfera festosa e rilassata. L’esposizione non ha l’obiettivo di indicare nuove tendenze ed inventare la moda della stagione, ma nelle parole di Dominella: «È una mostra da leggere con un’angolatura diversa, non abbiamo voluto stravolgere il sistema moda con un orlo o con una manica. E’ una mostra che segue il filo dell’ironia, soprattutto». Secondo il presidente Zingaretti l’esposizione si immette perfettamente nella sfida lancia da Expo: «Una sintesi tutta italiana tra gusto, arte, innovazione e promozione di nuove generazioni».
“L’eleganza del cibo. Tales about food and fashion”. Mercati di Traiano, via Quattro Novembre 94, Roma. Dal 19 maggio al 1 novembre 2015, dalle ore 9.30 alle ore 19.30. Biglietto integrato con ingresso ai Mercati di Traiano 14 euro (12 euro per i residenti a Roma). www.mercatiditraiano.it
Francesco Consiglio