Ottimi risultati nel 2013 per Moncler, il brand famoso in tutto il mondo per i suoi piumini di lusso, che nello stesso anno ha debuttato in Borsa con clamorosi rialzi già nella prima giornata di quotazione. I dati di bilancio diffusi pochi giorni fa, infatti, mostrano una crescita del 19% dei ricavi consolidati, che dai 489,2 milioni di euro al 31 dicembre 2012 superano i 580 milioni di euro, e un aumento dell’utile netto normalizzato del 17% rispetto all’anno precedente (da 82,4 milioni di euro a 96,3). Buone notizie anche sul fronte dell’indebitamento netto del gruppo, in calo dai 229,1 milioni di euro del 2012 ai 178,2 dello scorso anno. Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato di Moncler, ha commentato: “Il 2013 rimarrà per sempre un milestone per la storia di Moncler. E’ stato infatti l’anno che ha segnato non solo il decimo anniversario dal rilancio del brand e la conclusione con successo del processo di quotazione, ma è stato anche un esercizio in cui è proseguita la crescita a doppia cifra. Con Moncler, la sfida era quella di coniugare l’heritage, l’eccellenza tecnica e la ricerca estetica, per esprimere l’estrema duttilità del piumino Moncler: un capo per la montagna ma anche per la città, indossato da tutti e per qualsiasi occasione. Oggi posso dire che il percorso intrapreso è andato nella direzione che avevamo progettato, impostato al futuro, all’internazionalizzazione, alla tecnologia e alla qualità. E dopo dieci anni sono ancora tante le sfide che Moncler è pronto a cogliere in tutto il mondo. Abbiamo puntato fin da subito alla qualità eccellente e alla coerenza, rimanendo sempre concentrati e vicini alla sua storia. Abbiamo ancora importanti mercati da penetrare e selezionate categorie merceologiche da sviluppare, continuando a creare prodotti speciali, mantenendo il nostro approccio da specialisti, per una crescita controllata. Per me essere speciali e specialisti è molto importante: se vuoi conquistare il mondo devi avere un linguaggio molto semplice e devi avere una storia unica da raccontare, proprio come quella di Moncler, una storia comprensibile a tutti iPerché il mercato di Moncler è il mondo!”
Claudia Proietti