Immaginatevi una platea in cui le mamme cantano e si agitano sulle poltrone al ritmo delle canzoni di Edoardo Bennato e i bambini con gli occhi spalancati che seguono la storia del loro idolo: questo succede al musical di Peter Pan. La storia ben nota è arricchita e ravvivata dalla musica del cantautore partenopeo con una rivisitazione dei testi che nulla toglie agli originali; l’entrata in scena della nave pirata al ritmo di un ‘Capitan Uncino’ rock, ad esempio, è entusiasmante e fa quasi ballare le poltrone! ‘L’isola che non c’è’, ‘Viva la mamma’, ‘Fantasia’, ‘La fata’, ‘Sono solo canzonette’ e le altre canzoni hanno il merito di tenere vivo il ritmo e di coinvolgere anche emotivamente i genitori, fino al coinvolgimento totale a cui lo spettatore è portato da Peter nell’estremo tentativo di salvare Trilli avvelenata da Uncino: ‘Io credo alle fate’ urlato in coro da tutta la platea salva la fatina e unisce emotivamente piccoli e grandi. Il ritmo dello spettacolo è sempre vivace e sorprendente, grazie anche a soluzioni scenografiche di effetto: la cameretta di Wendy che dal video si concretizza nella scenografia; Peter che vola sul pubblico lanciando ‘polvere magica’; l’enorme e buffo coccodrillo che compare tra il pubblico e cerca di ‘mordere’ i piccoli spettatori, spaventati e divertiti; l’enorme nave con i rumorosissimi pirati e un notevole capitan Uncino.Tutto ciò, oltre alla bravura degli attori, fa sì che non ci si annoi neppure per un secondo durante tutto lo spettacolo, nonostante ce ne sia il rischio quando si conosce la storia in ogni dettaglio: Peter Pan è un personaggio così conosciuto che si poteva scadere nello scontato.
Silvia Andriuoli