Durante la prima giornata di Altaroma 2013, sfilano due giovani talenti accomunati dal successo di Who Is On Next? e dalla scelta dell’Italia per dare vita ai loro brand.Sono due designer molto diversi tra loro, Andres Caballero e Soojung Cha, per origine- lui messicano, lei coreana-, per formazione- un raffinato couturier dal taglio impeccabile e una talentuosa designer che primeggia nella conoscenza e nell’uso accorto dei tessuti-, per stile- dichiaratamente neo- retro quello di Andres Caballero, sempre ispirato all’arte quello di Soojung Cha. Ma hanno due caratteristiche in comune, e non di poco conto: la prima è la partecipazione a Who Is On Next?, il concorso organizzato da Altaroma in collaborazione con Vogue per la selezione dei talenti emergenti della moda italiana. La seconda è l’aver scelto l’Italia, patria della moda con parecchie difficoltà economiche da ormai diversi anni e pochissima attenzione, da parte della classe politica, per il fashion system e per i giovani. E per le due cose messe insieme. Andres Caballero conosce l’Italia da studente Ied, e si innamora a tal punto di Milano da preferirla a Parigi per stabilirsi a lavorare e citarla nel nome del suo brand, San Andres Milano, appunto; Soojung Cha resta affascinata dai racconti dei tecnici biellesi specializzati con cui studia durante il corso di Textile Design, e lascia la Corea del Sud per stabilirsi in Italia. A Roma ci arrivano nel luglio 2012 con la finale del concorso e ci tornano per l’edizione di Altaroma che si sta svolgendo in questi giorni, tra gli stessi applausi e le critiche positive che li avevano accolti pochi mesi fa. Andres Caballero, fedele al suo stile, guarda al passato e disegna il futuro, presentando una collezione ispirata all’architetto messicano Luis Barragàn. Sfila per San Andres Milano una donna vagamente Seventies, nelle linee ampie dei pantaloni e delle gonne a pannelli, dei cappotti al ginocchio e degli abiti A- line della stessa lunghezza; la modernità è tutta nella tavolozza, una corolla di neutri contrastati in color block da indaco, fucsia e nero, e nella ricercatezza sartoriale con cui crêpe di lana, seta e mohair sono impreziositi da dettagli in pelliccia animalier, ricami e bordi in pelle. Ispirazione che arriva dal mondo dell’arte, ancora una volta, per Soojung Cha, che trae spunto da Il violinista verde di Marc Chagall per disegnare la collezione autunno- inverno 2013 di Suzanne Susceptible: il raffinato patchwork tipico della stilista combina stampe a fiori dalle dimensioni micro, jacquard e sottili righe orizzontali, nero e blu navy esaltati da verde mela e grigio perla, la luminosità della seta e il calore della lana a trama grossa. Un continuo gioco di contasti inattesi per una collezione dalle linee classiche e anche molto differenti tra loro, che ha come punto di forza una sperimentazione continua con il colore e le texture. Grande successo per due grandi talenti che hanno scelto l’Italia per realizzare un sogno professionale quando in troppi se ne vanno: un grande segnale di fiducia, che si unisce a quelli di chi decide di restare, che meriterebbe di non essere ignorato.
Claudia Proietti