Uno straordinario ritrovamento ha interessato la città di Volterra. Durante gli scavi per la bonifica di un fosso, nei pressi dell’etrusca Porta Diana, sono venuti alla luce i ruderi di un anfiteatro del I secolo d.C. di cui si erano perse completamente le tracce. L’arena dovrebbe essere di forma ellittica e, secondo le prime stime, misurare 80 metri di lunghezza per 60 di larghezza.
Gli studi sono solo all’inizio ma la notizia, se confermata, potrebbe riscrivere la storia della Toscana romana. La città di Volterra era, secondo gli storici, un importante centro abitato in epoca etrusca ma, nel periodo romano, il luogo perse valore, diventando un paese di secondaria importanza. La scoperta di un anfiteatro di tale rilievo potrebbe far pensare all’esistenza di una città di notevole dimensione durante l’età augustea, ridisegnando completamente la geografia dell’area.
Strutture murarie e poggi lunghi in tutto quaranta metri e di forma lineare e curvilinea attesterebbero queste prime ipotesi. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi vuole far luce su questo importante ritrovamento, e intanto nei prossimi giorni è attesa una visita del ministro Dario Franceschini. La scoperta si va ad aggiungere a quella del Teatro Romano di Vallebuona, scavato negli anni cinquanta, e al ritrovamento di resti di ville romane nelle campagne circostanti. Le prime mura dell’anfiteatro sono venute alla luce l’8 luglio e le ricerche sono solo agli inizi: il “Circo di Volterra” potrebbe riservarci nuove sorprese.
Francesco Consiglio