La collezione autunno/inverno 2013-14 dello stilista di origine libanese Tony Ward, presentata nell’ultima edizione di Alta Roma, è giocata sull’esperienza sensoriale ed estetica del viaggio nel tempo. I suoi abiti raffinati ci aprono le porte di un passato mitico, connotato da un’immaginifica nostalgia per gli antichi fasti. Il ponte col presente e col futuro è tuttavia ben presente. Guardando al passato, lo stilista di Beirut rintraccia i sogni e le speranze di un mondo di là da venire. Le memorie di un passato regale, popolato di principesse e spose di principi e sultani, sono custodite dai vestiti e dai completi realizzati con tessuti preziosi, come i broccati, il pizzo e la garza stampata. La contaminazione – ecco una delle parole chiave dell’ultima AltaRoma – è ottenuta grazie alla pelle perforata al laser e al ricamo al silicone; essendo quest’ultimo, la tecnica innovativa introdotta da Tony Ward nella sua collezione estiva. D’altre parte, due sono le caratteristiche del suo lavoro. La prima è certamente rappresentata dalla maestria sartoriale. L’altra risiede nella sperimentazione nelle tecniche di decorazione, lavorazione e utilizzo dei materiali. Circa due anni fa, per sbaglio, lo stilista fa cadere del silicone su un pezzo di tulle. In quel momento, frutto di una magica disattenzione, rimane impressionato dall’effetto prodotto dalla combinazione dei due materiali. Da quell’incidente nasce un lungo lavoro di ricerca e di sperimentazione, durante il quale l’artista chiama a raccolta i suoi collaboratori e i fornitori. Il risultato è strepitoso poiché dà vita ad un materiale non solo originale, ma soprattutto duttile. Anche nella collezione autunno/inverno 2013-2014, il designer innova, trasponendo nei suoi abiti il gioco degli opposti che caratterizza la vita quotidiana: la pelle si combina con il satin più lucido, con i fiori dipinti a mano, con i ricami di perline e di filo di seta. Ritroviamo lo stesso contrasto nella scelta dei colori, con l’uso dell’elegante bianco e nero, della ricchezza del nero e oro, della raffinatezza del bianco e blu, dalla scelta di osare il rosso più intenso. Le linee scivolate sono purissime, mentre i tagli lineari contrastano con i ricami ultramoderni o irresistibilmente retrò. La collezione si chiude con un abito da sposa etereo e quasi surreale, realizzato in un prezioso merletto color crema e decorato con perle di silicone che sembrano fiocchi di neve adagiati sull’abito.