Tre importanti dipinti requisiti dai nazisti nella Seconda guerra mondiale sono stati recuperati dai Carabinieri. Alla Pinacoteca di Brera la presentazione dell’evento

Una Storia appassionante per un recupero a lieto fine. Ci sono voluti più di settant’anni e l’impegno dei “Monuments Men nostrani”, il Nucleo tutela patrimonio culturale dei carabinieri di Monza, per ritrovare tre quadri rinascimentali andati perduti nella Seconda guerra mondiale. Stiamo parlando di una Madonna con Bambino a olio su tela attribuita a Cima da Conegliano (1460-1518), di una Trinità tempera su tavola a fondo oro realizzata da Alesso Baldovinetti (1425-1499), e di un dipinto olio su tela raffigurante la Circoncisione e la presentazione di Gesù al Tempio, attribuito al celebre miniatore (ma molto meno noto pittore) Gerolamo dai Libri (1474-1555).zet

I dipinti sono stati sequestrati dalle forze dell’ordine presso le abitazioni di due collezionisti milanesi, ora indagati per ricettazione, che le avevano ereditate da parenti defunti. Le tre opere erano state requisite dai nazisti nel 1944 perché di proprietà del principe Felice Borbone-Parma, divenuto, a seguito del matrimonio con Carlotta granduchessa di Lusseburgo, principe di uno Stato nemico. I dipinti furono quindi trasferiti dalla Villa delle Pianore a Camaiore (presso Lucca) al Castel Taranto a Naturno in Alto Adige (chiamato Schloss Dornsberg dai tedeschi), la residenza del capo delle SS in Italia generale Karl Wolff. I Monuments Men della Quinta Armata statunitense recuperarono la maggior parte delle opere appartenenti ai Borbone-Parma, all’appello mancavano appunto tre dipinti. Il successo dell’operazione del TPC di Monza è stato presentato nella Sala della Passione della Pinacoteca di Brera il 18 aprile. Lo stato italiano, avendo risarcito per la perdita Felice di Borbone-Parma nel 1949, può ora disporre liberamente delle opere, che sono state sistemate provvisoriamente nella celebre pinacoteca milanese. I colori hanno perso la loro brillantezza originale e le pellicole pittoriche risultano fragili, i quadri hanno bisogno di urgenti interventi di restauro.

La collaborazione tra il Nucleo tutela patrimonio culturale dei carabinieri di Monza, capeggiati dal colonnello Alberto de Regibus, la Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio, guidata da Antonella Ranaldi e Riccardo Targetti per la magistratura, può in parte spiegare il successo dell’operazione: importante recupero che va ad aggiungersi ai tanti già effettuati dalle forze dell’ordine italiane, in questi anni sempre in prima linea nella difesa del patrimonio artistico del Bel Paese.

 

Francesco Consiglio

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