A Stagira in Grecia è stata scoperta quella che potrebbe essere la tomba di Aristotele, celebre pensatore classico, discepolo di Platone e considerato uno dei padri del pensiero filosofico occidentale. A portare avanti questa tesi è l’archeologo greco Kostas Sismanides che ha annunciato il ritrovamento durante una conferenza stampa tenutasi il 26 maggio a Salonicco. Il sepolcro si presenta a ferro di cavallo e si trova nella penisola Calcidica, vicino a Olympia.
Secondo Sismanides, al comando della campagna di scavi dal 1996, la salma di Aristotele, morto nel 322 a.C. a Calcide, sarebbe stata ricondotta nella sua città natale per la sepoltura. La tomba, costruita 2400 anni fa, si trova in un’area già protagonista di ritrovamenti risalenti al periodo di Alessandro Magno. L’edificio, che misura circa 10 metri per lato, presenta pavimenti in marmo e i resti di quello che era un altare.
Ai microfoni della tv di Stato Ert, l’archeologo ha spiegato il potenziale della possibile scoperta: “Non ho prove certe, ma fortissimi indizi che mi fanno essere praticamente certo di aver trovato la tomba del grande filosofo”. Le autorità elleniche sono tuttavia caute nel festeggiare il grande ritrovamento: Sismanides fa parte di un gruppo di ricerca slegato dalle università del Paese e non esistono ancora abbastanza indizi per verificare l’attendibilità delle ipotesi. Le ricerche continuano, gli esperti aspettano con ansia nuovi aggiornamenti.