Roberto D’Alessandro affronta in questa nuova commedia il tema dell’immigrazione, e lo fa ponendosi una domanda: avremmo lo stesso atteggiamento di pregiudizio se invece dell’africano sub-sahariano ci trovassimo di fronte ad un metro e novanta di curve biondo platino proveniente dall’est?
Siamo in Italia. Una Famiglia Borghese, ceto medio-alto. Vivono a Roma ma sono di origini napoletane. Durante il capofamiglia è vedovo della sua amatissima moglie Lucia. Vive in casa con il suo unico figlio Giuseppe, chiamato Geppino, con la sorella Filomena chiamata Mena e con il fratello della sua amata moglie: Ciro.
Dopo qualche anno dalla scomparsa della buon’anima, Durante all’improvviso e illogicamente dopo aver conosciuto una super bionda Polacca, la conosce per fotografia in un’agenzia matrimoniale, decide di risposarsi.
La decisione getta nello sgomento l’intera famiglia.
L’azione scenica ha inizio pochi mesi dopo il matrimonio, l’avvenente straniera biondo platino, si aggira per casa come una pantera…alle prese con Mena che mal tollera la sua presenza, con Geppino che ci mette poco a perdere la testa per la nuova “mamma” e Ciro che ha uno strano modo di comportarsi.
Tra colpi di scena e situazioni comiche, i nostri divertenti personaggi si trovano a fronteggiare in modo del tutto originale la condizione dell’immigrazione, in una forma molto diffusa oramai in Italia, il matrimonio per procura di avvenenti donne straniere.