Una vita tra arte e politica. Lo spirito patriottico del vedutista Caffi in mostra al Museo Correr fino a novembre 2016
A distanza di 150 anni dalla morte di Ippolito Caffi e dall’annessione di Venezia e del Veneto all’Italia, il Museo Correr celebra l’attività di vedutista dell’artista ottocentesco, con una mostra sulla città da lui prediletta, racchiusa in dipinti di massima bellezza. L’esposizione in programma dal 28 maggio scorso, intitolata Ippolito Caffi 1809 – 1866. Tra Venezia e l’Oriente, propone un corpus di opere donato nel 1889 dalla vedova di Caffi, Virginia Missana, al capoluogo veneto, ed in passato raccolto con altrettanti disegni e con più di una ventina di album.
Il complesso di lavori è al centro di un progetto promosso dalla Fondazione MUVE con Civita Tre Venezie e Villaggio Globale International, curato da una delle massime studiose del pittore, Annalisa Scarpa.
Morto durante la battaglia di Lissa, le cui vicende belliche Caffi puntava a farne oggetto di disegni a bordo della Re d’Italia, affondata in un frangente della Terza Guerra d’Indipendenza, il pittore si segnalò per un acuto sguardo sulla società, unito ad una duplice indole da visionario e patriota. In mostra riemergono le testimonianze di città e regioni visitate nel corso dei suoi numerosi viaggi, sulla spinta di un’inquietudine d’animo e di una curiosità culturale profonde.
Dopo cinquant’anni di oblio dei dipinti, conservati abitualmente nei depositi di Ca’ Pesaro, la mostra spazia da immagini del Vicino Oriente, dove Caffi attraversò Grecia, Turchia, Egitto, Nubia, Siria, Armenia e Palestina, ad altre di Roma e di Napoli, mete frutto di una scelta personale dell’artista, fino ad ulteriori luoghi quali tappe obbligate dalla militanza patriottica. Tra vagabondaggi ed esplorazioni, le opere realizzate dal pittore veneto attestano un’eccezionale capacità di documentazione del reale, intrecciata con una peculiare sensibilità ottocentesca.
Gran parte del volto del suo secolo è racchiuso in dipinti raffiguranti monumenti, architetture, spazi urbani e scene di vita sociale che spiccano in chiave moderna per il superamento della tradizione canalettiana e della precisione prospettica. Nelle opere di Caffi, queste appaiono integrate dallo studio dell’elemento atmosferico e degli effetti di luce, che indirizzano il suo vedutismo verso la contemporaneità.
Il percorso espositivo al Museo Correr presenta dipinti carichi di emotività e di poeticità, con scenari avvolgenti quali esiti dell’empatia stabilita dall’artista con la realtà attorno a sè. Ogni opera rivela un connubio di bagliori artificiali e naturali, che abbraccia la varietà di scorci ed ambienti immortalati con grande meticolosità.
La mostra offre prova delle innovazioni apportate da Caffi nell’ambito del vedutismo pittorico, e ne evidenzia la modernità rispetto ai paradigmi dell’Ottocento. La retrospettiva di opere rende magistralmente conto dell’animo appassionato di Caffi, tra vocazione artistica e causa patriottica.
L’esposizione sarà visitabile fino al 20 novembre 2016. Box informazioni: http://correr.visitmuve.it/.
Clara Agostini