E’ la notte del 12 settembre 2015 finale femminile degli Us Open tra due italiane (entrambe pugliesi e over 30); la prima esclusivamente italiana in un torneo dello Slam. Già inizialmente nessuno avrebbe mai scommesso che le italiane sarebbero arrivate così lontano nel torneo lasciando un segno tangibile che gli appassionati e non del tennis ricorderanno nella storia. Flavia Pennetta e Roberta Vinci prima di arrivare a questa sorprendente finale si sono scontrate in semifinale rispettivamente con la numero due del tennis (Simona Halep) e la pluricampionessa e numero uno del tennis Serena Williams. Tuttavia le aspettative del pubblico americano erano tutte rivolte su Serena Williams ma la Vinci ha superato l’americana in tre set con il punteggio di 2-6, 6-4, 6-4 aggiudicandosi la meritata finale contro la Pennetta. Le due pugliesi hanno dato vita ad un appassionante match; inizialmente però abbiamo notato la Pennetta molto più appesantita (nonostante avesse alle spalle un giorno in più di riposo) soprattutto perché sulla “carta” essendo ritenuta la favorita sentiva su di se la pressione di chi la dava già come favorita. Ma è nei momenti come questi che si trova la carica e la grinta giusta per credere in un sogno di vittoria che probabilmente ti si presenterà poche volte nella vita. Flavia ci ha creduto e inizia a recuperare forza e energie vincendo il primo set per 7-6; da qui è solo grande spettacolo con la brindisina che chiude e vince il secondo set con il punteggio di 6-2. La Pennetta ha vinto contro la sua grande amica ma per tutti hanno vinto entrambe e soprattutto l’intera nazione italiana che ha tifato per loro dando prova di ciò che può dare uno sport che come il tennis non è seguito da molti. Questa è una finale che si ricorderà sempre soprattutto perché quando si raggiunge la vetta più alta chissà perché ci si aspetta ancora di più ma la Pennetta dopo la grande impresa sbalordisce tutti con l’annuncio del ritiro perché pur essendo grandi campioni si cerca di costruire non solo nel campo (in questo caso quello da tennis) ma pure fuori e alla fine siamo tutti persone comuni che abbiamo bisogno di costruire una famiglia. Questo è il messaggio che la tennista ha voluto lasciare impresso nelle nostre menti io sono una ragazza comune che ha raggiunto tutti gli obiettivi che mi ero prefissata e ora anche se voi non capirete il mio destino da tennista professionista termina qui perché si apre una nuova vita per Flavia persona.
Noemi Deroma