L’arte della pittura nel Wedding Scolpire con colori, e con arte la propria professione: Valentina Casagrande.
Toccare con mano l’arte e sentire una passione irrefrenabile verso il bello declinato nelle sua molteplici accezioni, e nutrirsi di pane e pittura, sono i colori che meglio dipingono la personalità, l’anima e il sentire di Valentina Casagrande. Originaria di Conselve, un paesino in provincia di Padova, Valentina è oggi una Wedding Planner affermata; dopo il liceo artistico ad indirizzo architettonico di Padova ha frequentato la facoltà di Scienze e Tecnologie per la conservazione ed il restauro a Venezia, e pur non laureandosi ormai l’arte era divenuta la sua seconda pelle, maneggiare colori disegnare, creare e ricreare, con abilità e ingegno, le sue attività predilette. Le esperienze di vita, dalla passione per la fotografia trasmessole da suo fratello, al buon gusto respirato in casa ed ereditato dai suoi genitori, dalle capacità manuali sviluppate negli anni di scuola, unite alla sua spiccata personalità sono divenute dei buoni moniti per far riemergere quella passione mai sopita e farle assumere la denominazione e l’attributo di Wedding Planner. Ecco così giungere i primi corsi, i primi master nella Capitale, aggiornarsi continuamente ed essere preparati ad ogni evenienza e situazione è per lei doveroso e la rende una Wedding Planner preparata e qualificata, che sa ben immettersi con gli sposi diventando anche lei la terza sposa, capace di far sognare, di emozionare, di ingentilire ogni particolare, di immortalare per sempre ogni chicca del bello. Per lei la bellezza rispecchia il suo modo d’essere, eleganza, educazione, semplicità e ricercatezza. Rispecchia e ricalca, quella ragazza, quella bambina che teneva in mano i colori, oggi divenuta donna, moglie, professionista che ha fatto di quei colori, le tempere indelebili del suo mestiere, della sua professione, per lei un vero e proprio credo. Come sosteneva Danny Kaye, attore statunitense,: “ La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi”.
Il direttore
