Fino al 10 aprile 2016 nell’ Appartamento del Doge in mostra “Dagli impressionisti a Picasso” . Quasi si trattasse dell’apertura di un nuovo museo di arte moderna, per il periodo eccezionale di 200 giorni il Detroit Institute of Arts si è trasferito nell’Appartamento del Duge a Genova. Esposti i capolavori dei più grandi pittori del ‘900 nel periodo di massima espressione artistica. Un viaggio a ritroso che parte da Detroit sino ad arrivare nel Vecchio Continente e a Palazzo Ducale, dove si trovano pionieri delle avanguardie: Monet, Van Gogh, Renoir, Degas, Picasso, Matisse, Kandinsky.
Il Detroit Institute of Arts nasce da un esperimento del tutto nuovo per il mercato, lo scambio di opere d’arte tra pubblico e privato. Il risultato è quello della creazione di grandi musei non solo per dimensioni ma, soprattutto, per la quantità e qualità delle opere in essi contenuti. Il concetto di fondo che ha guidato tutti i progetti è quello secondo cui l’arte è qualcosa che può accrescere l’intera nazione.
Detroit è più nota come centro industriale, in particolare automobilistico, tanto da avere l’appellativo di “Motor City”. Tuttavia già nei primi decenni del ‘900 il museo di Detroit era considerato l’avamposto e la principale via di accesso delle avanguardie europee negli Stati Uniti. Grazie poi alla direzione di uomini come William Valentiner il Detroit Institute of Arts è riuscito ad essere inserito tra i più prestigiosi ed importanti musei del mondo. Dalla convergenza di privati, tra cui la famiglia Ford e Robert H. Tannahill, il museo ha cambiato radicalmente il suo volto ed annovera tra le sue opere quelle degli artisti moderni più importanti al mondo. Le opere che saranno a lungo esposte nello splendido Appartamento del Doge ripercorrono il tragitto all’inverso che da Detroit porta al Vecchio Continente. I linguaggi che dialogano tra loro sono quelli di Van Gogh, Matisse, Monet, Modigliani, Degas, Monet, Manet, Courbet, Otto Dix, Degas, Picasso, Gauguin, Kandinsky, Cézanne, Renoir.
Si comincia con la grande sala in cui si racconta la nascita del movimento, dell’idea che ha cambiato per sempre la storia della pittura: l’impressionismo. E’ proprio nella fase delle origini che troviamo le opere di Courbet di Gervex e Carolus-Durand per approdare alla gloria del colore di un capolavoro di Monet, i radiosi Gladioli databili intorno al 1876. Nella fase dello sviluppo dell’Impressionismo troviamo a seguire il luminoso sentiero di Camille Pissarro e tre opere affascinanti di Renoir.
Uno spazio autonomo è dedicato alla figura di Edgar Degas di cui troviamo ben 5 tele in cui sono sviluppati tutti i temi fondamentali del grande pittore parigino: il ritratto, i cavalli, le inconfondibili ballerine.
Subito dopo, un altro spazio monografico, quello che raccoglie quattro straordinari dipinti di Paul Cézanne che racchiudono tutti i temi della sua opera: la figura umana, il paesaggio provenzale di Aix, la natura morta, le Bagnanti nel bosco.
C’è poi Van Gogh a cui è dedicata la sala più grande della mostra. Van Gogh è indubbiamente l’esponente del movimento più originale ed unico, quello imparagonabile ed allo stesso tempo mai del tutto esplorato. In questa sala si affronta il tema più delicato di tutta l’esposizione al cui centro è appunto Van Gogh: : il superamento dell’impressionismo, e l’aprirsi di nuovi orizzonti. Quando Van Gogh si trasferisce in Francia “scopre” la luce e, la sua vicenda umana ad un tempo esaltante e sofferta la ritroviamo tutta nella novità delle sue pennellate cariche di materia e sentimento. Le opere esposte sono: La Riva della Oise ad Auvers e predomina sopra a tutte l’Autoritratto con il cappello di paglia, una esplosione di colore e di dimensioni significative. Poi intenso il confronto con l’Autoritratto di Paul Gauguin.
Il viaggio continua con il post-impressionismo e quindi Pierre Bonnard, con l’incantevole Donna con un cane, Odilon Redon con Evocazione di farfalle. All’aprirsi del Novecento ecco a farla da protagonista si erge Parigi con Henri Matisse, qui presente con tre opere memorabili, fra cui l’indimenticabile Finestra. A seguire il grande Modigliani con i tre ritratti, uno femminile e due maschili. Abbiamo poi le tele dei francesi Dufy e Rouault e del bielorusso Soutine.
Un patrimonio davvero imponente quello del Detroit Institute of Arts che dedica una sala a Pablo Picasso con sei tele in un percorso che attraversa in pratica l’intera vicenda dell’arte del Novecento, dalla giovanile Testa di Arlecchino, fino alla magmatica Donna seduta, dipinta quando Picasso era ormai alle soglie degli ottant’anni. Non dimentichiamo ovviamente lo spazio dedicato a Kandinsky con l’emozionante Precoce Studio.
Un susseguirsi di emozione dunque, tutte insieme le opere dei più grandi pittori di arte moderna del mondo.
Mostra: “Dagli impressionisti a Picasso”
Palazzo Ducale – Appartamento del Doge
Piazza Matteotti, 9
16123 Genova
Info
tel +39 0109280010
e‐mail: ctalfani@palazzoducale.genova.
Grazia Manna