Siamo nel 2020 eppure ancora esistono molti casi di violenza sulle donne. La violenza a volte si insinua in una maniera subdola, a volte non conta la cultura, la condizione sociale, è un male che serpeggia tra noi da sempre!
Le donne spesso non si ribellano, accettano i soprusi, gli insulti, le botte perché credono che questo si chiami amore. Si comincia così e non si sa dove si va a finire…chiediamolo a quelle che non ci sono più!
E’ pazzesco il numero delle donne che ha denunciato gli uomini violenti, gli stalkers, eppure sono rimaste inascoltate. Violenze, abusi, non solo in casa, tra le mura domestiche, il nido per eccellenza, ma anche per le strade, durante le feste e pure al lavoro!
Le donne dovrebbero parlare, confrontarsi con altre donne, chiedere aiuto, supporto a gran voce, non tenendosi tutto dentro per paura o per “amore”. “Poi cambierà, me l’ha promesso” o “Adesso mi sembra meglio”. Quante volte ho ascoltato queste frasi. Io stessa ho fatto ricerche per trovare associazioni che aiutano le donne in difficoltà per alcune persone che mi raccontavano storie di disagi familiari.
Spesso ci vanno di mezzo i bambini, questo non li aiuta nella loro crescita emotiva/psicologica e sicuramente non ricevono un buon esempio!
In questo periodo con la pandemia sono emerse criticità maggiori dovute all’isolamento delle donne a casa. Questo spesso è conseguente a licenziamenti in alcuni ambiti lavorativi, dove le donne occupano più posti. Questo non deve passare in secondo piano, le azioni di contrasto devono essere adottate assolutamente.
La vittima richiama l’aggressore e viceversa… un gioco perverso al quale dobbiamo porre fine.
Donne amiamoci, rispettiamoci per prime e poi potremo chiedere, trasmettere agli uomini un atteggiamento più consapevole e rispettoso, per crescere ed evolvere insieme al meglio come umanità!