Dal 20 luglio di quest’anno fino al prossimo 6 ottobre predo il Museo Michetti di Francavilla al Mare sarà possibile visitare la mostra “6 memo per questo millennio”, a cura dello storico dell’arte Simone Ciglia, che ha selezionato le opere in gara. La settantacinquesima edizione del Premio Michetti, la quale si snoda attraverso sei concetti trattati da Italo Calvino nel contesto delle sue Lezioni americane, porta infatti questo titolo. I cinque artisti in gara sono Stefano Arienti, Elisabetta Benassi, Claire Fontaine, Paolo Icaro ed Eugenio Tibaldi, i quali propongono ciascuno la propria personalissima interpretazione delle seguenti nozioni chiave: la leggerezza, la rapidità, l’esattezza, la visibilità, la molteplicità e la coerenza. La mostra consta anche di una sezione particolare fuori concorso, incentrata sulle opere di Giulio Paolini, artista particolarmente vicino ad Italo Calvino.
Un’ulteriore sezione della mostra è dedicata alle opere di giovani e talentuosi artisti selezionati nell’ambito del Premio Michetti. Giovani quali Beatrice Celli, Gaia De Megni, Giulia Poppi e Danilo Sciorilli, tutti segnalati da critici d’arte esperti e sensibili non solo alla realtà artistica più giovane, ma anche alla significatività delle tematiche trattate, come Giacinto di Pietrantonio, Francesca Guerisoli, Caterina Riva e Saverio Verini.
L’edizione 2024 del Premio Michetti si è anche avvalsa di una giuria d’eccezione, presieduta dal Direttore generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura Angelo Piero Cappello. Gli esperti, che nella mattina del 20 luglio scorso sono stati convocati per apprezzare e giudicare le opere partecipanti, hanno selezionato il vincitore del concorso: Stefano Arienti il quale, stando alle parole del presidente della giuria, ha saputo “esprimere un’eccellente capacità di ibridazione tra forme, modi e supporti attraverso i quali l’opera d’arte si configura, pur mantenendo inalterato il valore ‘quasi pittorico’ dell’immagine che, senza tradire la provenienza originale, viene comunque riscritta nell’interazione con i materiali, spesso di provenienza industriale o di uso comune, su cui è realizzata”.
È stato contestualmente scelto anche il vincitore del Premio Michetti Giovani, Danilo Sciorilli.
Quest’ultima edizione del Premio Michetti celebra veramente il genio di Calvino, il quale viene ricordato con brillante vivacità da artisti rivelatisi perfettamente in grado d’interpretare tematiche pervasive e sempre attuali con fantasia e sensibilità, creando una perfetta armonia tra le acute e complesse riflessioni calviniane circa “questo millennio” e il nostro tempo, la sua asimmetria e il suo groviglio di forme divenute, grazie alle loro interpretazioni, più vicine ma senza essere private delle infinite sfaccettature che le rendono, nella loro brevità, un piccolo vangelo dell’esistenza.
Fonte: www.fondazionemichetti.it