Disegnare con la luce, scrittura sulla luce, questo vuol dire etimologicamente dal greco, il termine fotografia;ma la fotografia è molto di più e nell’immaginario di molti è un incontro di due anime indissolubili e distanti tra di loro, da una parte il soggetto ritratto, dall’altra lo stato d’animo del fotografo.Dal loro incontro, nasce e si genera una possibile visione della realtà. Come sosteneva Helmut Newton, fotografo tedesco, famoso in particolare per i suoi studi sul nudo femminile, la fotografia altro non è ” Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare,il gusto di catturare: tre concetti che riassumono l’arte della fotografia”.Un equilibrio costante e continuo tra il mondo dentro di noi e il mondo fuori di noi; questa è la fotografia, questa è la magia di una macchinetta fotografica che senza saperlo si poggia sul nostro volto e scatta, riproduce, delizia, emoziona, risuona.
Chi porta da sempre sulle spalle come una compagna di viaggio la macchinetta fotografica, facendone la sua passione è Ennio Segatori, titolare dal 1982 del negozio di ottica Civico 33 a Roma in zona San Giovanni, mettendo a disposizione dei suoi clienti competenza, professionalità e passione.
La passione l’ ha condotto anche a spaziare e fare dei tour, dei reportage di viaggio, di diari di bordo, che raccontano e sveleno; scatti continui e costanti di un attimo diverso da prima diverso da poi, fermo li nel suo quid e nel suo perché.Oggi Ennio ha la capacità di osservare il mare, piuttosto che della tartarughe, piuttosto che un paesaggio o monumento e vedere l’immagine dentro di sè, mentre molti andrebbero dritto, lui si sofferma e decide che in quel momento bisogna davvero fermare il tempo e bloccarsi, poi ci penserà quella macchina oscura rendere il carpe diem in carpe ad aeternum. Piace molto delle sue foto i contrasti, i chiaroscuri che fanno esaltare l’idea, l’immagine, su uno sfondo neutro o nero ecco il bagliore, ecco la luce, ecco il bianco; il tracciato si crea nel momento stesso della sua generazione e nella sua dicotomia trova la sintesi.
Le foto di Ennio hanno in sè questa poesia, questa ricercatezza, che deriva poi dalle sue capacità, dai suoi studi e dalla sua voglia sempre di osservare, osservare dentro.
Nel 2014 gli è stato riconosciuto il Diploma d’Onore “Maestro Ottico” per i 30 anni di attività professionale, mentre oggi le sue foto gli attribuiscono il valore di un grande uomo e di un grande spettatore della vita; in prima, seconda o terza fila la con la capacità sempre di immortalare e di rendere eterno ciò che ciascuno di noi chiama attimo.
Come sosteneva il grande fotografo Henri Cartier-Bresson fotografo francese e padre della fotografia contemporanea,:” Le fotografia può raggiungere l’eternità attraverso il momento”.