Andris Pavan

Un’economia green.

Un’economia attenta all’ambiente.

Una necessità, più che un “vezzo”, una “moda”, di un’epoca che si sta rendendo conto che la propria sopravvivenza e la qualità della vita è strettamente legata all’attenzione con la quale si prende cura dell’ambiente.

Il G20 di quest’anno, di cui l’Italia ha la Presidenza, ha messo in agenda, fra i punti più importanti, proprio la salvaguardia dell’ambiente e l’uso di risorse rinnovabili.

E Andris Pavan, nel suo lavoro, ben rappresenta questa attenzione per l’ambiente.

Lui è Product Manager della Linea Color presso ROEFIX – A.G.( https://www.roefix.it).

Un’azienda giovane, dinamica ed energica, fondata nel 1988 in Italia e con sei filiali.

Lui è in azienda da 20 anni, ha sempre ricoperto ruoli di consulenza e si ritiene una persona che ama “metterci le mani”.

Conosce bene, quindi, l’importanza dell’isolamento termico e della sostenibilità ambientale e lo sa da “pioniere” di questa sensibilità che oggi sta acquisendo terreno. Tanto più che viene assistito anche da vantaggi di natura economica che stanno portando il grande pubblico ad avvicinarsi a questi temi.

Il nostro patrimonio edilizio, in molti casi, è datato, vecchio, e gli incentivi statali sono una opportunità da sfruttare per riconvertirli, minimizzando l’impatto negativo sul patrimonio ecologico.

È importante che questo movimento di coscienza venga seguito dalle aziende capaci di svolgere i lavori a regola d’arte e che siano qualificate in questo settore.

Con interventi come il “cappotto termico”, che serve a mantenere il calore all’interno degli edifici, conservando l’energia prodotta senza che venga dispersa nell’ambiente. Serve, infatti, intercettare l’onda termica attraverso un isolante che ne impedisca la dispersione verso l’esterno. In questo modo, si consuma meno combustibile e l’ambiente si mantiene più caldo.

Di contro, in estate, questo isolante termico impedisce al calore esterno di penetrare all’interno, mantenendo così la casa fresca e minimizzando l’accensione dei condizionatori d’aria fredda.

È un intervento “win- win” per l’ambiente e per l’economia delle persone.

Il “cappotto” infatti contiene l’aria ferma, che è il miglior isolante al mondo.

Lana di roccia, polistirolo, etc…

Sono tantissimi gli isolanti e ognuno ha caratteristiche diverse.

Ma a chi si rivolge la sua azienda?

Il target è quello dei produttori, delle aziende di professionisti e di tecnici: architetti/e, ingegneri/e, imprese attente alla qualità dei materiali impiegati.

Per diffondere la conoscenza e i vantaggi di questi aspetti tecnici, la ROEFIX-A.G. mette a disposizione la consulenza di figure professionali. Non raggiungono invece l’utente finale, perché è più complicato trasmettere informazioni sulla qualità del materiale a fronte di un prezzo, magari più alto, e comprenderne i vantaggi in termini d’impiego. Il “guadagno implicito” che un buon isolamento termico può dare nel corso del tempo, riguarda infatti direttamente il portafoglio delle persone.

Certamente, oggi, è importante riuscire a diffondere il proprio messaggio a tutti i livelli.

E, in questa, “impresa” collabora anche Nadia Finotti, restauratrice, per far comprenderne i vantaggi plurimi.

Loro sono leader di mercato nell’isolamento termico.

Più complesso è il discorso relativo all’isolamento acustico. I materiali vanno infatti contestualizzarti a seconda della struttura su cui vanno ad applicarsi. Le strutture sono a sé stanti. In generale, il ruolo da padrone lo svolge il cartongesso, materiale che invece loro non trattano. Usano lana di roccia, silicati, materiali fibrosi che contribuiscono alla rifrazione dell’onda sonora e quindi al miglior isolamento acustico possibile.

Nell’ambito, tuttavia, c’è ancora molto da fare.

E, per quanto riguarda, invece, i colori più impiegati nei lavori di ristrutturazione?

Quali sono quelli preferiti?

Dipende molto dall’epoca storica.

Il trend è cambiato molto rispetto a 10 anni fa, in cui predominavano il rosso, l‘arancione, il gallo; oggi si sta tornando a colori più naturali, semplici e meno accesi, come il grigio, il tortora, la carta da zucchero, il viola, l’azzurro, i colori delle terre, più adatti al patrimonio edilizio italiano. Prodotti per il restauro e la manutenzione, come resine silossaniche e pigmenti a infrarosso riflettenti che impediscono alle facciate di riscaldarsi e di invecchiare/deteriorarsi, sono sempre più richiesti e utilizzati.

In primis, però, viene l’attenzione alla sensibilità ambientale. Come il sistema di gestione ambientale, investire in prodotti a basse emissioni e a basso impatto. Scelte favorite anche dal Superbonus della L. 77/2020, che richiede: requisiti e criteri ambientali minimi, pannelli con almeno il 15% di materiali riciclati etc.

Oggi, si privilegiano i materiali rinnovabili.

È un’evoluzione importante, forse impensabile e impensata fino a pochi anni fa.

Il Protocollo di Kyoto del 1997 sta lentamente, ma progressivamente entrando nell’habitus mentale delle persone.

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