Antonietta Pignatelli Palladino, l’amore per Leonardo da Vinci e il legame con la filosofia cinese

Cinquecento anni senza Leonardo Da Vinci. Per un anniversario così importante non si contano celebrazioni, dediche, occasioni di commemorazione e rivisitazioni di opere e pensiero leonardiano. Ma chi è decisamente partita in anticipo, dedicandosi anima e corpo ad un sentiero decisamente poco battuto in quello che è il grande mondo di arte e scienza lasciatoci in eredità dal Da Vinci, è la giornalista, scrittrice e filosofa Antonietta Pignatelli Paladino, da sempre interessata a fare luce su come e quanto la civiltà cinese abbia influito nella formazione dell’indimenticato artista e genio italiano. Il suo “Gioconda’s smile. Made in China”,tradotto dal governo cinese pubblicato in versione bilingue da China Radio International Press di Pechino, spiega come Leonardo sia venuto in contatto con la filosofia taoista cinese, grazie alla mediazione di Fra Luca Bartolomeo de Pacioli – suo maestro di matematica che aveva scritto il testo “De Viribus Quantitatis – alimentandosi al metodo scientifico dei quadrati magici legati ai pianeti allora conosciuti. Il Leonardo astronomo si è ispirato alla geometria sacra pacioliana per la realizzazione del sorriso della Gioconda, massima espressione di tale pensiero. Secondo la professoressa Pignatelli la “giocondità” non sarebbe un punto di arrivo, ma un metodo di problem solving e quindi un mezzo per raggiungere una armonia fisica e mentale. Un modo per diffondere l’idea secondo la quale il sorriso della Gioconda sarebbe la metafora della creazione primordiale dell’universo materico, il punto di partenza di ogni vibrazione fisica e mentale: «Leonardo concentra nel limite di un quadrato magico il boato del Big Bang – spiega la Pignatelli – Il sorriso della Gioconda è il primo vagito dell’universo, riempie il vuoto sonico, visualizzabile anche nei calanchi dello sfondo, dalle loro forme appuntite che,comunque, creano dicotomici avvallamenti e dai colori stratificati che creano contrasti». La filosofia leonardiana è al centro degli interessi della Pignatelli Palladino che, proprio per divulgare i suoi ragionamenti e per accettare proposte e suggerimenti, ha dato vita al sito www.leonardosproject.it tra le varie iniziative della sua prolifica attività. La studiosa è, infatti, anche esperta di grafica computerizzata e la sua esperienza nella comparazione digitale dei volti simillimi l’ha portata ad avanzare una conclusione strabiliante: il volto della Gioconda non appartiene a Lisa Gherardini, ma ad Isabella D’Aragona, duchessa di Milano e Bari, suo paese d’origine. La svolta è avvenuta durante una serie di ricerche, osservando un documento inedito con la stampa del volto di Isabella D’Aragona presso la New York Public Library. Da qui, la sovrapposizione della figura di Monna Lisa con quella di Isabella. In una fase iniziale le immagini delle due donne non sono risultavano identiche, ma un gioco di chiaroscuri negli occhi della duchessa ha portato ad una trasposizione straordinaria che trova supporto anche nelle teorie e nei documenti prodotti dalla studiosa Maike Vogt-Luerssen, che prima di lei aveva documentato che la Gioconda sarebbe proprio Isabella d’Aragona, figlia del Re di Napoli Alfonso D’Aragona e di Ippolita Maria Sforza.

L’ipotesi si poggia su prove come l’analisi delle caratteristiche dell’abito, il cui bordo riporta le decorazioni con lo stemma della famiglia degli Sforza e della casata degli Aragona-Sforza: «L’orlo sul vestito rappresenta metaforicamente l’intreccio di figure di geometria sacra legate alla “Vesica Piscis” e al quadrato magico cinese», ha spiegato alla stampa la professoressa Palladino durante la conferenza stampa di presentazione della sua scoperta, tenutasi NEL 2010 presso il Jolly Madison Towers di Manhattan a New York. America Oggi e la giornalista Marina Carminati hanno amplificato la notizia aumentando sostanzialmente le connessioni al sito della New York Public

Library. Cosa c’è nel futuro della studiosa? Il Team Building World Festival che, iniziato nella Cittadella Mediterranea della Scienza di Bari ( ideata e diretta dalla Prof.ssa Ida Maria Catalano)che si è unitosi  a Matera e poi girovagare nel mondo con la formula “Astronomytour”, distribuendo a personalità scientifiche e artistiche Il “Giocond@smile Award” nel quadro del quinto centenario della genialità vinciana.

I tour di gastronomia rivalutano la figura di Leonardo astronomo, cuoco e cerimoniere, offrendo ai manager di aziende “vip” il metodo della “giocondità” per transitare dalla eccellenza alla genialità. «I Genial manager del futuro dovranno tornare ai passato ispiratore della millenaria civiltà cinese adottata da Leonardo nell’era rinascimentale e convalidata dalle neuroscienze e dalla fisica quantistica contemporanea», ha concluso Pignatelli.

 

“G_Astronomytour GIOCOND@SMILE AWARD” ( Dall’Expo di Shanghai 2010 all’Expo di Dubai 2020 Bari Matera Malta New York Pechino). Info: ing. Fabrizio Marra Founder & Business Developer of “G_ astronomytaly”. Siti:www.teambuildingworldfestival.com; www.astronomytour.com; tel. 3922793311

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