Arianna Di Carlantonio; uno scatto che dura una vita.

Definito l’occhio del secolo, Henri Cartier-Bresson, considerato uno dei fotografi più importanti del Novecento, sosteneva “quello che un buon fotografo deve cercare di fare è mettere sulla stessa linea di mira il cuore, la mente e l’occhio”.Un’arte che da sola è pura tecnica, poi spetta all’essere umano trasformarla in arte.

Sicuramente un’arte che deve essere alimentata da un fuoco di passione e da un pensiero fisso e costante, di vedere già nella camera oscura proiettata un’immagine bella e particolare di quello che il nostro io vuole trasmettere. La macchina fotografica che già da bambina scattava in continuazione immagini colorate di un mondo colorato, è la macchina fotografica di Arianna Di Carlantonio, interior design dopo il diploma presso lo IED di Roma, Home Stager oggi, ma soprattutto fotografa da sempre. Originaria di Montorio al Vomano in provincia di Teramo, Arianna svolge la sua professione in tutta la provincia di Teramo, nella Marche, Lazio e Abruzzo, con sempre la macchina fotografica con sè. Oggi la sua figura, sconosciuta in Italia, ma molto conosciuta negli Stati Uniti, consiste nell’abbellire una casa, sia ai fini di ristrutturazione sia ai fini di vendita, come interior e di fotografare questi immobili, realizzare immagini che siano poi utili al cliente stesso. La figura dell’Home Stager è in grado di far cambiare volto ad un’abitazione in termini di bellezza e di vendibilità; attraente agli occhi di chi la guarda e di chi la fotografa.

Lei stessa con la sua compagna, la sua macchina fotografica regala all’occhio prima di tutto uno spettacolo di luci, colori, design, che in uno scatto si armonizzano ed eternizzano; perchè Arianna vuole prima di tutto con se stessa e poi per gli altri emozionare raccontando.

Qui il racconto è affidato a dei dispositivi, a delle lastre, a delle immagini che riproducono il vero, ma ci introducono il bello, un bello silenzioso, come in casa di  committenti Arabi, o in appartamento al centro di Roma, che Arianna felicemente ricorda perchè ti fanno spalancare gli occhi ed esultare di gioia. Come gli scacchi o la scrittura,la fotografia è una questione di scelta tra una serie di possibilità, solo che, nel caso della fotografia, il loro numero non è finito, ma infinito, nel caso di Arianna eterno.

Lei davvero emoziona perchè cattura l’anima, per lei le case respirano di anima, di vita vissuta, di calore, adora le case del Nord Europa perchè sono una finestra aperta dell’animo, perchè si spalancano nella loro veridicità; sono pulite minimali come il suo animo, puro e autentico.

Il suo sogno è poter ingrandire il suo lavoro e soprattutto esportarlo in tutta Italia e nel mondo, per catturare momenti allegri che Arianna bambina ricorda e Arianna donna immortala e sempre per citare Henri Cartier-Bresson :”una fotografia non è né catturata né presa con la forza. Essa si offre. È la foto che ti cattura”. Arianna ci cattura, le sue case, alias le sue fotografie ci rapiscono.

 

 

 

 

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