“Artificialia” Museo Wunderkammer, il connubio tra arte e musica di Marco Lo Muscio

Come suggerisce il nome, la Wunderkammer è un’invenzione, per così dire, tedesca; infatti tra XVI e XVII secolo nelle dimore nobiliari in Germania era frequentissima la presenza di una camera (Kammer) che si proponeva l’ambizioso intento di “ricostruire l’Universo in una stanza”. Il proprietario raccoglieva e accumulava in un unico ambiente tesori di diversa provenienza, manifattura e natura; l’effetto, anche in questo caso anticipato dal nome, era di generare meraviglia (Wunder, dalla stessa radice dell’inglese wonder) nell’osservatore.

In un appartamento romano esiste un Museo, “Artificialia” Wunderkammer, che ripropone questo antico concetto in una chiave contemporanea e innovativa: al gusto per il collezionismo tipicamente rinascimentale, quello per lo stupore tanto caro al Barocco e successivamente quello enciclopedico per la curiosità scientifica che illuminava il Settecento, Marco Lo Muscio, organista, pianista e compositore, aggiunge quello della musica dal vivo.

Il M° Lo Muscio, oltre a collaborare con l’Università di Harvard in qualità di compositore, vanta una carriera che lo ha portato ad esibirsi in alcune delle cattedrali e sale da concerto più rinomate, da Notre-Dame a Westminster, dal Merton College di Oxford al King’s College di Cambridge, dalla Filarmonica di San Pietroburgo a New York.

La sua Wunderkammer romana è un ambiente ricolmo di opere d’arte – gli Artificialia del nome – ma anche, proprio come nelle sue antenate tedesche, di Naturalia, cioè oggetti – animali, vegetali e minerali – dei quali artefice è la natura, e ancora strumenti scientifici e manufatti esotici (Scientifica ed Exotica) che oggi come allora stimolano la curiosità di chi si trova ad osservarli.

Marco Lo Muscio ha immaginato un luogo nel quale andare fuori dal tempo, e quale miglior modo per farlo se non attraverso la musica? Dopo la visita, infatti, alla luce tremolante delle candele – occasione unica per spogliare le opere più antiche dell’illuminazione artificiale alla quale siamo abituati e guardarle nella loro luce più vera e suggestiva – l’esperienza prosegue con due concerti del Maestro Lo Muscio, il primo nella stanza dell’organo e il secondo in quella del pianoforte, con i quali il visitatore-ascoltatore può perdersi nei secoli e nella fantasia, tra brani classici e contemporanei – da Bach a Schubert, da Schumann a Keith Jarrett fino ad arrivare allo Steve Hackett dei Genesis – e composizioni del Maestro che traggono ispirazione dalla letteratura Gotica e dal Fantasy, dal tetro castello del Dracula di Bram Stoker alla sconfinata Terra di Mezzo di J. R. R. Tolkien.

Se, come sosteneva Schopenhauer, l’arte è la facoltà conoscitiva più alta dell’uomo e la musica è rappresentazione della struttura fisica del mondo intero, allora il connubio tra la collezione di una Wunderkammer e la musica del suo ideatore non potrebbe essere più suggestiva.

Per Info e Prenotazioni: www.wunderkammer-roma.com – rivendel7@gmail.com

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