Artisti in prima linea nella lotta al covid19: un impegno SOLIDO

Quante definizioni esistono della parola “solido”? Tra le più comuni, c’è quella geometrica, che indica le figure a tre dimensioni che occupano una porzione ben definita di spazio. C’è quella legata alla fisica, ovvero relativa allo stato solido della materia: in questo caso, si intende per solido un corpo caratterizzato da una forza di coesione fra le sue molecole così intensa che, fissata la temperatura, conserva sia il proprio volume che la forma. Poi c’è, naturalmente, quella riferita al comune uso sintattico: un oggetto solido è robusto, resistente. Tutte queste sfaccettature linguistiche, infine, si trasportano nel suo senso figurato. Si è solidi quando si hanno le idee chiare, si è consapevoli dei propri obiettivi e si hanno fondate competenze che supportano i propri ragionamenti. È a tutte queste sfaccettature che si ispira il progetto SOLIDO, dove l’arte funge da mezzo per fare del bene e la bellezza, effimera per sua natura, diventa concreta, resistente, duratura.

SOLIDO nasce da un collettivo di artisti nella città di Torino, ma si è presto allargato oltre i confini anche regionali e non si pone limiti. Funge da punto di raccolta per chi voglia acquistare un’opera d’arte e contemporaneamente fornire un contributo attivo alla lotta contro il covid19, in quanto il 100% del ricavato dalla vendita di un pezzo viene devoluto all’associazione Associazione CMID-ONLUS Malattie Rare che, con questi fondi, acquista mascherine e altre tipologie di presidi sanitari destinati a pazienti e operatori coinvolti nel reparto di Nefrologia e Dialisi e di Reumatologia dell’Ospedale San Giovanni Bosco a Torino. «Il sogno, però – spiegano gli organizzatori – è quello di ampliare talmente tanto il progetto da riuscire ad acquistare anche strumentazioni più onerose, come i ventilatori polmonari».

La trasparenza è totale, perché «non c’è alcuna nostra intermediazione nella transazione economica. L’IBAN di riferimento che forniamo è quello diretto dell’associazione». Gli acquirenti ricevono un’opera d’arte in cambio non di un acquisto, ma di una donazione. Mentre artisti emergenti, oppure professionisti non fanno parte di un circuito ma che hanno un background di rilievo, hanno la possibilità di farsi conoscere, di avere una vetrina, compiendo anche loro il bel gesto di mettere a disposizione le proprie creazioni per una giusta causa.

L’originale iniziativa sta avendo molti riscontri, ma le porte del progetto SOLIDO sono aperte a chiunque abbia voglia di partecipare, artista o appassionato d’arte: «Un piccolo gesto può essere di grande aiuto. Aspettiamo gli interessati e li invitiamo a visitare i nostri profili social (Facebook e Instagram) per scegliere la loro opera preferita, e non vediamo l’ora di includere altri artisti nella nostra realtà».

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