Bodrato: artigianalità, innovazione e amore per il cioccolato

L’azienda Bodrato nasce nel 1943 e rappresenta uno dei pochi produttori artigianali di cioccolato di grande livello in Italia.

Dal 2001 la guida passa a Fabio e Paola Bergaglio (fratello e sorella, rispettivamente classe 1975 e classe 1967): il loro sogno prende corpo spinti da una forza innovativa in grado di conciliare le pregiate ricette di un tempo, mantenendo un’attenzione costante alla qualità della materia prima. Fabio racconta che “il signor Bodrato voleva andare in pensione, io studente ventiseienne di Scienze Politiche a Pavia, insieme a mia sorella, che arrivava dal campo turistico, colsi al volo quel piano b, buttandomi a capofitto in un’avventura che ci attraeva moltissimo, tra incoscienza e istinto. A posteriori posso dire che quello era il momento giusto, c’era spazio di crescita in un mercato in cambiamento e la necessità di una grande energia che noi avevamo anche se inesperti”. E aggiunge: “Dopo la vendita, per quasi un anno il signor Bodrato, su nostra richiesta, ci fece da guida, venendo tutte le mattine in azienda; ci insegnava a fare i boeri uno a uno, dispensando con grande gioia segreti del mestiere che custodisco gelosamente. Negli anni siamo riusciti a posizionarci bene e a proporci al mercato nel modo giusto, facendo molta ricerca e investimenti. Abbiamo continuato ad avere letteralmente le mani nel cioccolato, puntando su nuovi prodotti, costruendo un’immagine nuova ma anche una rete commerciale che prima non esisteva, proprio perché è fondamentale far arrivare i prodotti nel posto giusto. Nei primi anni abbiamo faticato molto, costruendo da zero una parte di azienda, con molti sacrifici, buona volontà, relazioni, intraprendenza e fortuna”.

Famosa a livello internazionale per la produzione di boeri, i cioccolatini ripieni di una ciliegia intera, l’azienda Bordato oggi conta circa 360 prodotti, distribuiti da rivenditori attentamente selezionati in tutta Italia. Un 20% va nei mercati esteri, una trentina di nazioni, dagli Stati Uniti alla Russia, dal Giappone fino al Medio Oriente e al Sud America.

Fabio ha dichiarato: “I nostri boeri, che in Piemonte chiamano preferiti sono qualcosa di più di semplici cioccolatini”, sono una storia d’amore tra il cioccolato e la ciliegia.

La Bodrato segue infatti la ricetta storica artigianale che prevede un lungo procedimento portato avanti ancora oggi, grazie a una manodopera specializzata. Si tratta di una ciliegia immersa per diversi mesi in una miscela di grappa e alcol perché acquisisca una certa alcolicità, dopo questo tempo di permanenza la ciliegia viene ricoperta da uno strato di zucchero fondente (preparazione di base della pasticceria, ideale per glassare) e diversi strati di cioccolato. La versione originale prevede la

ciliegia con nocciolo ma anche quella senza nocciolo è molto presente in quanto molto richiesta dal mercato estero, così come in Italia.

Nel 2014 arriva il vero cambio di marcia, con una nuova e definitiva sede a Novi Ligure, in uno spazio dotato di un moderno laboratorio di 2500 metri quadri che, nel rispetto degli elevatissimi standard qualitativi di produzione, è totalmente ecosostenibile grazie ai pannelli fotovoltaici, gli scambiatori di calore e l’isolamento termico. Avanzate tecnologie che consentono al laboratorio di risparmiare energia e azzerare le emissioni di CO2 nell’ambiente. Sempre Fabio sottolinea: “Essere a Novi Ligure è uno stimolo in più a fare bene ma significa anche essere in un luogo adatto per trovare manodopera specializzata e altri servizi importanti per un’azienda. Lo stesso comune cittadino ha fortemente voluto la nostra presenza per incrementare il polo dolciario e chissà che in futuro, unendo le forze, non si possa creare un vero e proprio distretto che punti su un’offerta turistica ben ragionata. Che potrebbe partire proprio da un Museo del Cioccolato, in primissima fase di studio”.

L’altro elemento di svolta è la scelta, dal 2016, di occuparsi di tutta la catena produttiva, partendo dalla tostatura, l’azienda è tra le poche italiane “from bean to bar”, cioè produce dalla fava alla tavoletta, dalla trasformazione delle fave in massa di cacao si arriva alla tavoletta finita: l’attenzione alla provenienza e quindi alla tracciabilità della fava di cacao e al controllo dell’intero processo produttivo era un tassello fondamentale da incentivare.

Per Bodrato è inoltre importante il concetto di territorialità delle altre materie prime usate, quali spezie, scorze o frutta secca, che provengono sempre da produzioni controllate: la Nocciola Piemonte IGP, il caffè di Huehuetenango (presidio Slow Food), la menta di Pancalieri, il tè Matcha giapponese fino alla Bella di Garbagna, la ciliegia presidio Slow Food usata per i boeri.

“Grande materia prima e immagine piacevole e riconoscibile sono due binari su cui ci siamo mossi e ci muoveremo, magari anche a discapito di volumi grossi o fatturato”, sottolinea Fabio. Ma i risultati raggiunti dall’azienda evidenziano la come umiltà, dedizione e passione diano sempre i propri frutti: a livello mondiale, con oltre 5000 punti vendita, i prodotti dell’azienda si sono riusciti a posizionare nella fascia di alta gamma: si trovano infatti nei negozi specializzati come gastronomie, enoteche, pasticcerie fino ai grandi alberghi di lusso. E non si parla più solo di boeri o uova di Pasqua ma anche di gianduiotti, creme, cremini, nocciolati, cioccolatini ripieni, tavolette, tartufi. Grandi classici e golose innovazioni contemporanee.

Il segreto del successo? “Siamo artigiani a cui piace sperimentare”

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