Calendaria è il nuovo progetto di Toponomastica Feminile, indirizzato principalmente nelle scuole, ma anche utile da esporre in tutti i luoghi di vita civile.
La pubblicazione è ben oltre un Calendario, è la rappresentazione di Donne che hanno fatto la Storia, che hanno contribuito con le loro azioni, i loro pensieri, i loro scritti alla costituzione di quel sentimento europeista che oggi diamo per assodato e che tanto ha contribuito nello scongiurare conflitti negli ultimi 70 anni.
Come affermano le promotrici, le amiche Maria Pia Ercolini e Donatella Caione: “Le donne stanno pagando le conseguenze della pandemia ricevendo nuovi carichi di lavoro familiare che si sommano a quelli lavorativi e, come avviene in ogni periodo di crisi economica, saranno soprattutto loro a perdere il lavoro. Ricordarne la costante presenza aiuterà ad alimentarne l’autostima e la forza, necessarie a credere ancora e a voler rinfittire le maglie di una rete sociale che appare a volte slabbrata. Rendere evidente il contributo femminile, ogni giorno dell’anno, in ogni contesto, a partire dalle giovani generazioni, argina e riduce stereotipi di genere, pregiudizi e comportamenti sociali discriminatori; combatte le dinamiche di segregazione di genere nell’istruzione, nella formazione e, di conseguenza, nel mercato del lavoro; sviluppa il rispetto di ragazzi e uomini verso un sesso non più debole e l’autostima nelle ragazze; favorisce l’ampliamento di prospettive per le giovani, la ricerca di competenze e occupazioni altamente qualificate, la determinazione nel voler raggiungere posizioni dirigenziali, il coraggio di affrontare esperienze imprenditoriali e la promozione delle parità di genere nei processi decisionali”
Il progetto intende dare visibilità e riconoscimento alle Donne che hanno formato l’Europa, promuovendo quegli ideali universali di pace, democrazia, solidarietà, equità, condivisione di ideali, culture e buone pratiche. Al di là di schieramenti e confini politici, perché la violenza si combatte con la cultura e i pregiudizi si abbattono con il confronto.
C’è bisogno di più Europa, come c’è bisogno della partecipazione delle Donne nella società civile.