CEMEC/MEDIS una risposta futura alle emergenze socio sanitarie

CEMEC/MEDIS una risposta futura alle emergenze socio sanitarie

Dialogo aperto e costruttivo con il dottor Enrico Bernini Carri, presidente del CEMEC (Centro Europeo Medicina Delle Catastrofi) specialista in malattie infettive e tropicali e manager sanitario, ci espone il concetto base dell’anticipare le emergenze socio/sanitarie. Una carriera che parte da un’esperienza militare dove la strutturazione organizzativa delle forze armate permette di affrontare qualunque problematica sanitaria e sociale, in una logistica militare, soprattutto in emergenza. Esperto di pandemie ha già affrontato le possibili emergenze pandemiche dell’Aviaria e del H1N1.

Il dottor Bernini Carri spiega cos’è il CEMEC/MEDIS (Maxiemergenges and disasters intern school). Diviso in quattro aree:

● scienze della Terra

● scienze mediche

● scienze umane

● scienze tecnologiche

● disastrologia

Sarà un impegno futuro per garantire supporto e preparazione nel campo medico ad ogni eventuale pandemia. Dialogare, riflettere, ricucire i danni del Covid non sarà di certo facile, richiederà un impegno sociale collettivo e all’indomani di tutto questo ci renderemo conto che non eravamo affatto preparati per questa calamità. Ognuno cerca di fare la propria parte, dalla politica, a USL, imprese il fine è sostenere una società che ha rischiato di crollare. Avremmo potuto in qualche modo prevedere questa pandemia? Forse sì, e sicuramente con una buona preparazione anticipatori il caos sanitario e le perdite di vite umane sarebbero stati gestiti in diversa entità.

Mi soffermo sull’ormai riconosciuto valore preventivo del vaccinoprofilassi che in aggiunta al rispetto delle condizioni igieniche, viene considerata l’unica risorsa attuale per ridurre la mortalità per malattia infettiva, una metodica terapeutica che consiste nell’inoculare un vaccino in un organismo allo scopo di preservarlo o guarirlo da un’infezione, da qui lo stato di immunità attiva che il bacino stesso induce verso una determinata malattia. Il vaccino non è altro, infatti, che un preparato biologico costituito da batteri, virus o loro derivati. Nel corpo vengono iniettati allo scopo di maturarvi una reazione attiva contro l’infezione.

I vaccini sono sempre stati usati come prevenzione delle malattie infettive. Allora perché non prevenire in ogni emergenza sanitaria? Qui ci soffermiamo sul senso di una scuola (CEMEC/MEDIS ) che vuole garantire, in un futuro prossimo, medici preparati con una alleanza tra paesi europei e non contro ogni forma di crisi nell’emergenza sanitaria e sociale. Un passo avanti deciso, che potrà rispondere con specialisti e una preparazione mirata e altamente strategica. Uno scambio formativo che ha come obiettivi chiari, rafforzare le conoscenze mediche per essere pronti e operativi nel caso di calamità e al contempo aumentare la resilienza della popolazione. Ci vuole un’esperienza di apprendimento prevalentemente teorico, per poi metterlo in modalità concreta. Anche la tecnologia innovativa avrà qualità ed efficienza nei processi riabilitativi.

Questo centro fatto da professionisti, con la loro cultura si impegneranno a favore dell’umanità per anticipare le “bufere”, le ambizioni sono finalizzate a riconoscere anticipatamente un’emergenza sanitaria se ce ne sarà la necessità e con la visione dell’oggi non possiamo escludere nulla. Quindi “la cintura di sicurezza” avrà una sola parola: anticipare. Ci saranno continuamente nuove emergenze ambientali e sociali e poi nuovi virus, bisognerà ricompattarsi dopo questa esperienza e strada facendo formare un nuovo linguaggio di conoscenza medica. Non ci sono mai certezze nell’anticipare una soluzione ma indagare acquisendo dati e proponendo soluzioni possibili, servirà al confronto di più visioni dove anche gli errori diventano opportunità di crescita e sviluppo. Essere inconsapevoli di ciò che avverrà in futuro non è altro che “le radici della nostra storia”. Ma oggi abbiamo capacità superiori, cultura, tecnologia per affrontare nuove sfide al livello mondiale e quindi sarà anche tramite il CEMEC/MEDIS che ogni professionista potrà fare la propria parte integrando la propria esperienza professionale.

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