È stata una musica country gioiosa ad attrarmi verso la splendida bottega del signor Codognotto.
Mi sono avvicinata per curiosare un po’, e questo è bastato perché mi chiedesse: “Conosci il mio negozio? Vieni, siediti qui!”.
Appena seduta sulla mia sediolina azzurra, in mezzo ai fiori, il signor Codognotto mi ha regalato un dipinto coloratissimo e una nota musicale di legno.
Una generosità che ho riconosciuto come filo conduttore di una vita umana e artistica che non può che scolpire un segno.
Il signor Codognotto mi ha raccontato la sua storia. Nato in Veneto, scolpisce il legno da quando era bambino. “Il legno è affine a me. Per natura ho le mani molto calde e il legno assorbe il calore e le emozioni”.
È arrivato a Roma più di 50 anni fa e qui ha deciso di realizzare la sua arte. Perché proprio qui? “Perché Roma m’assomiglia. A me piace essere libero. Vedi i miei pantaloni? Sono fatti con toppe colorate. Mi piace parlare con tutte le persone. In Veneto mi avrebbero preso per pazzo…”
Ed è così, dalla sua bottega in strada, che ha conosciuto i personaggi più influenti del passato, politici, artisti… L’incontro più indimenticabile? “Forse quello con Madre Teresa di Calcutta. Quando entrava in una sala, tutti sentivano la sua energia”.
Mentre oggi “le persone stanno con gli occhi chini sul cellulare ed è raro instaurare un dialogo”.
Eppure, il signor Codognotto ha così tanto da offrire. E così la sua arte. Nella sua Fondazione (a pochi passi dalla bottega) si possono ammirare sculture di legno uniche, vibranti di energia, originali. Dagli amanti intrecciati agli elementi naturali, fino ai soggetti sacri e alle creazioni personalizzate.
È dentro una bottega che profuma di legno, tra oggetti e ricordi, che si può sentire Roma. Nel suo caos, si intrecciano le vite di persone che con generosità e calore realizzano ancora la vera e propria Arte.
È vero, Roma gli assomiglia. Per la generosità, l’accoglienza e la capacità di stupire sempre con creatività e calore.