All’interno del Parco Naturale del Beigua, patrimonio Unesco, Cogoleto è un antico borgo marinaro, che conserva i tratti di un vissuto secolare dai contrasti inaspettati. Nella Riviera di Ponente, a un trentina di chilometri da Genova, è il luogo ideale per una vacanza in qualunque periodo dell’anno grazie al clima mediterraneo capace di regalare anche inverni miti. Ma è naturale che sia quello estivo il periodo dove il paese si anima grazie alle splendide spiagge, ideali per coloro che desiderano trascorrere una vacanza con la famiglia, andare alla scoperta dei fondali marini o praticare pesca e snorkeling. Cogoleto non è solo mare. Alle sue spalle le vette dell’Appennino sovrastano una vasta area di interesse naturalistico, con la macchia mediterranea che si alterna a ripidi canaloni, palestre di roccia e sentieri oggi battuti da appassionati di trekking e mountain bike. Le due frazioni di Sciarborasca e Lerca, ricche di tradizioni della vita rurale, sono punti di partenza per raggiungere, la caratteristica Alta Via dei Monti Liguri, costituita da centinaia di chilometri di sentieri e mulattiere, percorribili tutto l’anno, che collegano le estremità della riviera ligure da Ventimiglia a Ceparana e sono parte signifi cativa del Beigua Geopark, il più vasto parco naturale regionale della Liguria. Da Cogoleto passa l’incantevole pista ciclabile di recente realizzazione che collega Arenzano a Varazze, lungo la vecchia linea della ferrovia tra gallerie e sbocchi sul mare. E per gli amanti del green, ecco l’incantevole campo 18 buche del Golf Club Sant’Anna immerso negli ulivi e con una vista mozzafi ato. Un borgo marinaro sempre vivo e animato ogni giorno dell’anno. Ci sono i pescatori, gli anziani e anche tanti giovani e associazioni di volontariato sempre molto attive, come la Croce Rossa e la Croce d’Oro di Sciarborasca che ogni anno, in estate, organizza una grande Eco-festa con migliaia di partecipanti. Cogoleto è stata nominata dal Comitato Internazionale Pierre de Coubertin di Losanna Città dell’olimpismo e dello sport per i valori di tolleranza, solidarietà e rispetto dell’avversario che ha sempre professato e non solo nella cultura sportiva. Qui il 24 dicembre 1912 è nato Natalino Otto, l’artista che ha cambiato modo di fare musica in Italia inserendo per la prima volta lo swing. SE LERCA PUÒ VANTARE FREQUENTAZIONI illustri di personaggi del Rinascimento come Silvio Pellico e Giuseppe Mazzini, Cogoleto rivendica addirittura i natali di Cristoforo Colombo, che “uffi cialmente” è nato a Genova: ma da queste parti non ne sono così convinti. Lunghi studi portati avanti negli anni da alcuni appassionati hanno portato alla luce interessanti testimonianze secondo cui il grande navigatore avrebbe avuto i natali nell’antica contrada del Caroggio (ora Via Rati). La conferma arriva dal testamento di Domenico Colombo, padre di Cristoforo, redatto in Cogoleto il 23 agosto 1449, di cui, nel AGallia est omnis divisa in partes tres, Palazzo Comunale, si conserva copia del XVI secolo. Ogni anno, durante l’ultimo weekend di giugno, è possibile rivivere le atmosfere del tempo di Colombo grazie alla tradizionale Rievocazione Storica e al Palio delle Contrade. Da non perdere assolutamente è la Casa Contadina, che raccoglie molti oggetti testimoni della vita e del lavoro di uomini e donne. Ci sono la cucina con tutti gli utensili necessari alla preparazione del latte, della pasta, del caff è, la camera da letto con i lini ricamati a mano, la stanza della fi latura e del cucito, il solaio con gli attrezzi dei lavori all’aperto. Gran parte degli oggetti presenti all’interno della casa fanno parte della raccolta allestita grazie alla collaborazione tra la scuola elementare e molti abitanti di Sciarborasca, principali fautori di questo importante luogo della memoria. COGOLETO MERITA UNA VISITA ANCHE SOTTO L’ASPETTO religioso e artistico., come dimostrano la chiesa di Santa Maria Maggiore, la Cappella di San Sebastiano e l’antichissimo Oratorio di San Lorenzo, costruito intorno al 1200. Oltre a preziose opere barocche, l’oratorio conserva le tele dell’enigmatico pittore Gino Grimaldi (1889-1941), internato nell’ex ospedale psichiatrico di Pratozanino, uno dei più grandi d’Italia, proprio a pochi chilometri dal centro di Cogoleto. Durante quel periodo creò una serie di dipinti tra simbologia cristiana e immaginario erotico, frutto proprio del tormento interiore. Nelle due frazioni di Sciarborasca e Lerca, ecco poi le Chiese di Sant’Ermete e San Bernardo. COGOLETO È DA SEMPRE NOTA PER LA PRESENZA DI un’antica industria, quella relativa alla produzione della calce, ricavata dalla cottura della pietra calcarea, estratta dalle colline retrostanti e cotta nelle numerose fornaci un tempo presenti nel centro storico: un prodotto di ottima qualità richiesto e utilizzato dalla Repubblica di Genova per la costruzione di importanti edifi ci ed opere pubbliche. Ancora oggi sono presenti, a testimoniare quel tempo remoto, alcune fornaci da calce, ormai in disuso. Per valorizzare ulteriormente questa antica tradizione e promuovere iniziative culturali e didattiche, alcuni cittadini hanno deciso di costituire l’Associazione denominata Fornace Bianchi Cogoleto, che ha avuto dal Comune l’affi do temporaneo della fornace stessa.