Dad tre lettere che hanno rivoluzionato il Mondo della Scuola

In piena Pandemia e Lock Down, Con il DPCM del 11 Marzo 2020 e successivi emanati dal Governo Conte, la didattica a distanza è divenuta obbligatoria in tutte le scuole d’Italia.

Siamo arrivati a Marzo 2021, un anno dopo l’introduzione di questo “rivoluzionario” strumento didattico e la situazione è cambiata poco, si continua con la DAD in tutte le Scuole italiane, e le lezioni in presenza sono sempre più una rarità.

L’isolamento e la DAD hanno un impatto significativo sulla vita degli adolescenti, non vi è più un legame con un luogo fisico, la Scuola, e questo porta i ragazzi a sentirsi più soli.

Invenzione geniale per sopperire a una crisi sanitaria imponente come quella che stiamo vivendo ma, che a lungo andare, inevitabilmente, avrà delle conseguenze negative sui nostri ragazzi.

L’efficacia di questo strumento ha una durata temporale di 2-3 mesi, un anno è davvero troppo.

La maggior parte dei Paesi Europei ha mantenuta una didattica in presenza utilizzando la Dad solo in casi estremi, l’Italia è una delle Nazioni dove della DAD se ne è fatto un utilizzo eccessivo.

Disagi della vista, posturali, sociali, depressione, ansia e tanti altri disturbi stanno colpendo più del 50% dei nostri ragazzi. Un anno, un anno in cui si potavano ottimizzare le misure di prevenzione e permettere una didattica in presenza maggiore, cosa è stato fatto? Il problema reale non sono le scuole ma tutto ciò che ruota intorno ad esse. Che senso ha avere delle scuole che adottano meticolosamente le misure di sicurezza ormai ben note a tutti quali il distanziamento, l’utilizzo di DPI, con grande impegno e sacrificio da parte del corpo docenti, degli studenti e del personale scolastico tutto se poi, per raggiungere la Scuola i ragazzi sono costretti ad assembrarsi all’interno dei mezzi pubblici? Si doveva fare di più, si deve fare di più per preservare la formazione e lo sviluppo dei nostri ragazzi, loro rappresentano il futuro di questa Nazione e sono quelli che ne stanno pagando il prezzo più alto.

Purificatori d’aria, migliorie strutturali, plessi alternativi per poter organizzare le lezioni, migliorie nei trasporti per e dalle Scuole, cosa è stato fatto? Poco, molto poco.

Si dovevano prendere e si devono prendere dei provvedimenti importanti affinché si possa riutilizzare il più possibile la didattica in presenza, questo sicuramente non porterà ad un azzeramento dei contagi o focolai all’interno degli Istituti Scolastici ma, sicuramente a una grossa frenata degli stessi e la possibilità di vivere e di respirare una pseudo normalità indispensabile per l’integrità psico-fisica dei nostri ragazzi.

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