“La musica è il piacere che la mente umana prova quando conta senza essere conscia di contare”. Così scriveva Gottfried Wilhelm von Leibniz, filosofo tedesco, descrivendo appieno quello che per lui rappresentava la musica, questa ancella del nostro vivere che ci accompagna da sempre, che ci guida, con le sue melodie tracciando episodi della nostra esitenza.La musica è con il suo spartito e i suoi strumenti la compagna di viaggio di due amici, due fratelli quasi, che da sempre ne hanno fatto la loro passione, e linfa vitale: ovvero David Benedetti, chitarrista e Marcello Cardillo, compositore e profondo conoscitore dell’universo musicale. David ha amato le corde della chitarra sin da piccolo avendo in casa come strumenti di gioco questi strumenti musicali, e ascoltando sempre musica anni 70, spaziando dai brani di Santana e di Hendrix; di lì a poco gli studi, l’Universià della Musica di Roma, e prima ancora il Conservatorio di Santa Cecilia.
Tanti i viaggi e le esperienze conseguite in seguito, alternando anche la sua professsione alla trascrizione di partiture importanti come quella sugli Aerosmith, all’insegnamento, e alla nascita delle prime Band, oltre a importanti arrangiamenti e incarichi come direttore artistico in vari locali.
La sua musica è stata sempre una compagna e un rifugio, nella sua famiglia e fuori di essa nel suo quartiere, il quartiere Marconi, dove conosce Marcello, e dove tra la semplicità di un vivere quotidiano e la naturalezza di due ragazzi, si assapora la stessa passione e si pensa in grande con una mente da bimbi.
I sogni crescono con loro, con le loro famiglie, e senza mai perdere di vista il loro aquilone; infatti insieme oggi fondano un gruppo, con la caparbietà di Marcello e il pragmatismo di David, dal nome Meridio, che porteranno al Festival Rock a Sanremo nel mese di Settembre.
Marcello non svolgendo questa come professione primaria, ha visto sempre nella musica la sua vera passione, ad essa rivolge con esiti poetici il suo sentire sulla vita, sui sentimenti sull’amore, dando alle note del pentagramma una scrittura che trasuda di vita, di autenticità e che riporta ciascuno di noi a leggere e a leggersi.
Nella sua vita molto deve al suo papà a suo fratello, ai suoi amici, a David e a se stesso per non aver mai perso di vista il sogno e per aver affidato ad esso le sue ali e il suo libero pensare, perchè solo sognando si vive e solo vivendo si sogna.
Nelle sue canzoni c’è un morbido sentire, un sentimento che ti accerezza e che ti culla nella sinfonia dei suoni, da chi sa davvero leggere e soffiare poesia in ogni nota. Il loro sodalizio, le loro carriere le loro musiche raccontano e raccontando decantano il brano più bello, il loro.