Dino Campana nasce a Marradi il 20 agosto 1885, in un edificio ormai distrutto dai bombardamenti della guerra, suo padre ,maestro elementare, si trasferisce nella casa che ancora oggi è di proprietà della famiglia . Dino frequenta brillantemente le scuole elementari ma con non poche difficoltà gli studi liceali, perché colpito da “confusione di spirito”, come lui definisce, che lo indurrà a vagabondare e a viaggiare nel mondo. Nel 1906 inizia a frequentare l’ università ,dalla quale ben presto fugge e viene rispedito a casa. La vicenda gli costa un ricovero forzato nel manicomio di Imola ed una prima diagnosi di demenza precoce. E’ solo l’ inizio di un susseguirsi di ricoveri e di viaggi anche oltreoceano. Ma il richiamo del paese natale non lo lascia mai e lo riconduce ai suoi monti, tanto decantati nei suoi versi. L’ incontro nel 1916 con la scrittrice Sibilla Aleramo scatena una sofferta storia d’ amore che sconvolge del tutto la fragile mente del poeta. Muore in manicomio il 1 marzo 1932. Dieci anni più tardi le sue spoglie sono traslate nel comune di Scandicci , nell’ Abbazia di Badia a Settimo con una cerimonia ufficiale che ha scandito la sua grandezza. Il Centro Studi Campaniani “Enrico Consolini” è un’ associazione culturale , iscritta all’ anagrafe delle ONLUS. Nata nel 1989, con lo scopo di divulgare , studiare ed interpretare le opere di Campana, continuando ed ampliando l’ attività dello scomparso Enrico Consolini , nell’ intento di ricondurre le spoglie del poeta al suo paese natale. Il patrimonio racchiuso nel Centro è costituito da: raccolte di varie edizioni di opere campaniane, copie di autografi e documenti biografici pubblici e privati, ritratti ed opere di omaggio a Campana. L’ ente inoltre promuove documentari , premi letterari e borse di studio per incentivare i giovani talenti . Nel 2002 ha ricevuto il Premio Cultura della Presidenza del Consiglio, a rimarcare la pregevole attività culturale svolta.