Ennio Sirello: artigiano della ceramica, artista del colore

Ennio Sirello: un uomo che ama il suo mondo e tutti i giorni mette in gioco la sua creatività

Quando parliamo di artigianato creativo, il confine con l’arte pura è labile e, spesso, alle opere frutto del lavoro di questi inconsapevoli maestri piace molto passare dall’altra parte. Come se, a un certo punto, avessero vita propria e andassero oltre le aspettative dei loro stessi “padri”, già anime ribelli di natura.

È quello che è capitato ad Ennio Sirello che, dopo aver lavorato per più di trent’anni in azienda come tecnico degli smalti, sente nascere dentro di lui una sorte di rivolta alle formule e alla precisione che il lavoro industriale e seriale necessita. Cominciando così ad adoperare gli smalti in maniera irriverente ed irregolare, inizia a ricercare l’informale e a verniciare su ogni tipo di superficie, come piastrelle e stoviglie, oltre ai classici vasi. La sua passione nasce dalla voglia di uscire dai parametri imposti dei produttori: «Dopo anni di regole rigide, formule, percentuali e bilance, mi è venuta la voglia di trasgredire con il colore in tutta libertà», dice.

D’altro canto Sirello vive ed opera ad Albisola Superiore, in provincia di Savona, città che vanta una lunga tradizione nella lavorazione delle ceramiche. Così, dopo aver girato in cerca di ispirazione, apre il suo laboratorio, il “Terzo Fuoco”, dove crea e espone i suoi pezzi. O meglio, le sue creature.

Arriva la prima mostra ad Ovada nel 2008, diverse personali ad Albisola Marina, tra il 2010 e il 2015 partecipa a diverse collettive a Savona al Palazzo del Commissario e a Genova al Palazzo Ducale. Non mancano, soprattutto recentemente, capatine all’estero, soprattutto in Tunisia, a Nabeul (una città famosa per la ceramica, dove viene chiamato per seguire artigiani e piccole aziende locali e aiutarli migliorare il loro lavoro con gli smalti, ed a realizzarne appositamente per loro.

Ma la voglia di sperimentare di Ennio non si ferma, e così arriva l’ispirazione per creare pezzi artistici per la tavola. In particolare, nasce una fruttuosa collaborazione con una trattoria del centro storico di Albisola Marina, la “Sale Fino”, un vero e proprio laboratorio di idee. Il primo frutto di questo connubio sono alcuni calici decorati in oro zecchino, nati proprio da una richiesta della titolare, ai quali seguono piatti dalle forme e decorazioni personalizzate, dedicate a ogni tipo di cibo: «Tuttora la collaborazione con la trattoria continua ed è importante perche mi permette di raccogliere i pareri dei clienti provenienti dalle più disparate zone d’Italia ed allo stesso tempo sottoporre i miei pezzi ad un uso intensivo per capirne i punti deboli», ci racconta.

Un uomo che ama il suo mondo e non saprebbe resistere senza mettere quotidianamente in gioco la sua creatività. Eppure, con le idee molto chiare sul valore della sua professione: «Un artigiano che si impegni a fondo fa un lavoro di pregio, difficile considerare questo genere di attività attraverso una graduatoria. Nemmeno l’uso di materiali costosi può aumentare il valore del lavoro, può solo aumentare il valore dell’oggetto stesso. La differenza la fanno l’originalità e la voglia di mettersi in gioco».

Per Sirello la ceramica è il suo mezzo privilegiato d’espressione, «mi permette comunicare il mio stato d’animo ed scaricare le tensioni e i problemi. Senza la mia pistola a spruzzo mi sentirei come un pittore senza pennello. Per me è un attrezzo indispensabile, non penso di aver mai fatto un pezzo senza aver usato anche solo per un attimo la pistola a spruzzo».

Ennio Sirello continua ad affinare di giorno in giorno i suoi mezzi espressivi e le sue abilità creative, sperimentando di volta in volta soluzioni tecniche nuove e diverse. Nel suo modo di fare ceramica trovano spazio le esperienze professionali compiute accanto ai migliori maestri artigianali albisolesi, con i quali si confronta ogni giorno. Esperienze senza dubbio importanti, ma che non avrebbero alcun valore se non fossero saldamente legate alla sua personalissima sensibilità per il colore, di indubbia efficacia e bellezza.

E dove sarà Ennio Sirello tra dieci anni? «Non ho una visione molto precisa del mio futuro, non faccio progetti e vivo molto alla giornata, penso che ci sia ancora tanto lavoro da fare ma non sono mai sicuro in quale direzione, quindi non mi precludo nessuna possibilità».

(Parole citate da un testo di Francesco Dufour)

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