FONDAZIONE SECA

Immaginate di trovarvi in una caratteristica cittadina marittima, avvolti dalla brezza marina, inebriati dal profumo di salsedine e circondati dalle bellezze storiche che il tempo è riuscito a tramandarci. Questo è il contesto entro il quale sorge, dirimpetto al mare, un gioiello tra altri annoverati nella città: il Polo Museale di Trani.

Situato nella splendida piazza Duomo, in uno dei più bei palazzi storici Tranesi, il Polo Museale ospita la sede della Fondazione S.E.C.A., acronimo di “Scripturae Evolutio Cum Arte” (Evoluzione della scrittura con arte), fautrice di una raccolta singolare nel suo genere che vede come protagoniste le Macchine per scrivere. Originariamente collezionate dalla passione del Cav. Natale Pagano, promotore della Fondazione, oggi per sua stessa volontà, musealizzate per essere fruibili ai più, allestendo entro lo spazio museale, il racconto della Storia della scrittura meccanica affinché questa non vada perduta negli anni a seguire. Grazie ad una meticolosa ricerca, la Fondazione è riuscita nell’impresa di documentare la storia (lunga oltre un secolo) della macchina per scrivere, dalla sua nascita fino al declino con l’avvento dell’era digitale, il tutto attraverso circa 400 macchine esposte provenienti da tutto il mondo e dall’elevato valore storico includendo anche dei modelli speciali realizzati per non vedenti, dalla prima con scrittura Braille fino alle più attuali.

Cambiano le vicissitudini umane, figurarsi le macchine per scrivere! Ecco quindi che al visitatore è offerta la possibilità di ammirare, tra uno scorcio di Mar Adriatico e una teca, esemplari a battitura cieca, con scrittura visibile, dalla prima portatile alla prima elettrica arrivando fino all’elettronica.

Il Museo della macchina per scrivere, qui sul mare, a mille chilometri da Ivrea dove Olivetti ha fatto nascere la macchina per scrivere italiana, è la più interessante esperienza di cultura e comunità industriale che questo Paese abbia mai avuto.

La Fondazione S.E.C.A. inoltre, include anche il Museo Diocesano, la ricca sezione archeologica “Lillo- Rapisardi” con le sue ceramiche a fasce e a stile misto, (ceramiche italiote a figure rosse), anfore da trasporto e pesi da telaio ed una vasta sezione lapidea con reperti provenienti dalla Cattedrale Romanica attigua, tra cui spiccano le famosissime Teste di Grifo del XII sec.

Altro luogo di cultura e fiore all’occhiello della gestione della Fondazione è la Sinagoga Museo Sant’Anna, tra le più antiche in zona, sita nel quartiere ebraico della città, dove sono distinguibili i segni del tempo che ha soggiogato lo spazio al culto.

Infine la Bibliotheca Orientalis, Centro Studi per l’Architettura nei Paesi Islamici curata dal Prof. Attilio Petruccioli, quale espressione di un continuo e appassionato interesse nella progettazione architettonica e nella storia dell’architettura dei paesi Islamici, chiude il percorso di arte, storia e cultura, racchiuso in un contenitore multidisciplinare qual’è il Polo Museale di Trani.

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